Il questionario di Proust: se fossi il personaggio di un romanzo?
Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione.
(Platone)
Ieri un conoscente mi ha posto una domanda interessante.
Se io fossi il personaggio di un
romanzo, quale storia scriveresti per me?
Io gli ho dato una risposta diplomatica: “boh”.
Poi, però, ci ho riflettuto. Secondo me un
ragazzo inquadrato e un po’ bigotto come lui starebbe bene in situazioni che lo
costringano a tirare fuori il carattere, a mettere in discussioni le proprie
convenzioni più rigide e a dire quello che pensa senza nascondersi dietro lo
schermo del politically correct.
Potrebbe quindi decidere di trascorrere qualche
giorno nella casa al mare e trovarla occupata da un gruppo di punkabbestia. Oppure
rimanere chiuso in ascensore con uno che puzza come una capra: riuscirebbe a
cavarsela senza offenderlo? Forse però sarebbe più adatto come aiutante che non
come protagonista. In un giallo potrebbe essere il nerd che si infiltra nel pc
di un sospetto per scovare filmati pedopornografici. Oppure il testimone chiave
che, dopo essere rimasto nell’ombra per tutta la storia, fornisce al detective
il dettaglio che gli consente di risolvere il caso…
Insomma,
io sono una pentola a pressione piena di idee. Certo, non tutte sono valide,
però ci sono: in un quarto d’ora ho scritto una lista con venti possibili ruoli
e ho avuto lo spunto per questo post.
Sebbene nessuno dei protagonisti del mio romanzo
sia ispirato a persone reali, a volte mi diverto a osservare i miei conoscenti,
domandandomi se possano essere dei validi personaggi. Fantasticando, ho tirato
fuori dal cilindro tante situazioni paradossali. Ho addirittura assegnato i
ruoli per un giallo ambientato nel mio ufficio...
Certo, la vita vera non basta per creare una
storia; si deve sempre lavorare di fantasia e, soprattutto, inserire dettagli
funzionali alla trama. Però la realtà può fornire degli assist importanti.
A voi è mai capitato di prendere ispirazione da
persone che avete conosciuto per inventare delle storie? Sono sicura
di sì. Però se non l’avete mai fatto è giunto il momento di mettervi alla
prova.
Ormai ci conosciamo da molti mesi, con alcuni di
voi da più di un anno. E nei miei post non sono avara di dettagli sul mio
carattere, sui miei interessi e sulle mie passioni.
Secondo voi, quale ruolo potrei avere in un romanzo? Che cosa mi
fareste fare?
Dai, scatenate la fantasia, siete scrittori! E proponete la vostra idea nei commenti!
Okay, okay…
Forse questa domanda così a bruciapelo
può rendervi le cose un po’ difficili. Mi rendo conto che con alcuni lettori
non si è ancora creato un rapporto personale. Quindi, ho deciso di aiutarvi.
Qualche giorno fa, M. ha risposto
alle domande del Questionario di Proust, accogliendo l’invito di Giulia e
imitata poi da Marina. Ho deciso di unirmi al coro: chissà, magari le
mie risposte (che ho scritto di getto) vi saranno di ispirazione.
Il
tratto principale del mio carattere:
Sono
una persona fantasiosa che non riesce a inquadrare il proprio agire dentro
schemi prestabiliti.
Decidete
voi se si tratta di un pregio o di un difetto.
Qualità
che desidero in un uomo:
Rispetto
per le donne e capacità di porsi a un livello di parità: se uno pensa che il
posto di una donna sia in cucina, non andrà mai d’accordo con me.
Qualità
che preferisco in una donna:
La
consapevolezza di non aver bisogno dell’approvazione o della protezione di un
uomo per avere successo.
Quel
che apprezzo di più nei miei amici:
L’ apertura mentale: non sarei in grado di
interagire con persone ottuse che non sanno guardare a un metro dal proprio
culo. I miei amici hanno il cervello sempre acceso.
La
mia principale qualità:
So
ascoltare gli altri e dare consigli privi di giudizio morale.
Il
mio principale difetto:
Non
ho peli sulla lingua.
La
mia occupazione preferita:
Che
domanda… scrivere, ovvio!
Il
mio sogno di felicità:
Potermi
dedicare full-time alla scrittura.
Mai
senza:
Il
kindle in borsa.
Magari
senza:
Le
mie immancabili paranoie.
Se
fossi un animale:
Il
cavallo: un animale autonomo e indipendente che corre libero nei prati e,
tendenzialmente, si fa i cavoli propri. Se però qualcuno lo tormenta o cerca di
domarlo, lo stende con un calcio.
Pittori
preferiti:
Van
Gogh perché sono pazza quanto lui e gli impressionisti tutti, senza
distinzioni: non amo le mostre pittoriche, ma al museo D’Orsai ero in estasi.
Il
paese dove vorrei vivere:
L’
Indonesia. Bali, per l’esattezza.
Il
colore che preferisco:
Il
colore del chakra del cuore: il verde!
Il
fiore che amo:
L’orchidea.
I
miei autori preferiti in prosa:
Niccolò
Ammaniti, Gianni Biondillo e Alessandro Baricco fra i contemporanei.
Italo
Calvino e Jack Kerouac fra i classici.
Lise
Bourbeau e Wayne Dyer (deceduto pochi giorni fa) fra gli autori di saggi
spirituali.
Ci
sono poi scrittori nuovi che ho avuto modo di apprezzare, ma che conosco ancora
poco per poter scrivere un parere che vada oltre la singola opera.
I
miei poeti preferiti:
Emily
Dickinson e Fabrizio De Andrè.
(Non
fate i pignoli: se non è un poeta lui…)
I
miei eroi nella finzione:
Sapete
che non me ne viene in mente nemmeno uno?
Non
sono una patita del genere fantasy.
I
miei musicisti preferiti:
Brian
May: come suona lui non c’è nessuno.
E
Alex Britti, miglior chitarrista in Italia.
I
miei eroi nella vita reale:
Coloro
che nonostante le difficoltà della vita hanno saputo trovare un’autonomia
spirituale che consente loro di aiutare gli altri senza essere fagocitati
dall’ego.
Quel
che detesto più di tutto:
Il
qualunquismo becero con punte di analfabetismo funzionale.
La
mentalità retrograda tale per cui l’autorità (che sia un padre, un capo o un
vigile urbano) vada rispettata a prescindere, anche quando ti insulta o
maltratta.
I
personaggi storici che disprezzo di più:
I
nazisti.
Il
dono di natura che vorrei avere:
Mi
piacerebbe saper cantare ma sono stonatissima.
Stato
attuale del mio animo:
Neutrale.
Le
colpe che mi ispirano maggiore indulgenza:
Ho
provato a fare un elenco di possibili colpe a cui concedere ammenda: sapete che
sono intollerante da far paura? Non ne ho trovata nemmeno una!
Il
mio motto:
Il
guerriero della luce crede.
Poiché
crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere.
(Paulo Coelho)
Il lancio della patata bollente:
Siccome non tutti avranno voglia di sbattermi dentro
una storia, invito chi ha voglia a rispondere alle domande. E anche, se vuole,
a commentare le mie risposte senza pietà!
In un romanzo ti vedrei bene come una giovane donna che si trova ad operare in un contesto nuovo e parzialmente ostile (tipo, una professoressa in una città che non conosce dove c'è un certo pregiudizio negativo nei confronti di chi viene da fuori) e riesce pian piano a conquistare la fiducia altrui.
RispondiEliminaIn poche parole, sarei lei:
Eliminahttp://appuntiamargine.blogspot.it/2015/07/freedom-writers-scrivere-di-getto.html
Scherzi a parte, una cosa del genere anni fa l'ho fatta davvero, quindi la tua scelta è azzeccata! :)
Nel mio romanzo saresti Claire Soularth, la suffragetta, perennemente in piazza con il cartellone "right to vote for women" e l'accendino pronto per dar fuoco al reggiseno :D
RispondiEliminaProbabilmente se fossi nata cento anni fa, sarei stata proprio così! :)
Eliminate la rubo... mi sei di ispirazione, visto?
RispondiEliminaBrava! Sono curiosa di vedere cosa scriverai. :)
EliminaSulla prima parte del post: il bello dello scrivere è proprio questo...spunti per storie ne trovi in ogni dove
RispondiEliminaCredo sia una caratteristica insita in ogni scrittore... :)
EliminaNel mio romanzo saresti un'amica della protagonista e frequenteresti il centro di meditazione fondato dalla madre di lei. Avresti un sacco di discussioni con la protagonista, perché lei è fondamentalmente scettica, vuol molto bene alla madre, ma non crede molto in quello che lei fa, mentre per te la meditazione è importate. Saresti il tipo di amica, però, che quando le cose vanno male si attiva subito, mette da parte tutte le differenze e le discussioni e accorre in un nano secondo.
RispondiEliminaLa meditazione mi ha cambiato la vita, e mi spiace che la mancanza di tempo mi abbia portato a trascurare un po' la spiritualità...
EliminaComunque mi vedrei piuttosto bene in questo ruolo. Il centro di cui parli mi fa pensare al mandala, quello che frequento io, dove si fa anche reiki, nonché incontri a tema di vario tipo. :)
Volevo dire una suffragette, ma Lisa mi ha battuta sul tempo. E allora vado ancora più indietro e mi faccio ispirare da Black Sails, serie tv che adoro, e ti propongo come una delle donne che sfidavano le convenzioni nel '600 con uno stile di vita alternativo al fianco dei pirati. Insomma un'idealista ma con la testa ben piantata sulle spalle :)
RispondiEliminaDa fan di One Piece, manga e anime che ha per protagonisti una ciurma di pirati (che forse ora diventa flotta) non posso che approvare la tua scelta! :-)
EliminaBeh, io ti vedrei bene nelle vesti di una giovane donna aristocratica dei primi del '900, sai con quegli abiti stretti, lunghi con il cappello con tanto di veletta e ombrellino al braccio, alla quale però sta stretto il ruolo perfettino di moglie dedita alle letture raffinate e alle chiacchiere da salotto e che perciò segretamente si ribella alle convenzioni dipingendo quadri a sfondo erotico. Ahah
RispondiEliminaChe storia verrebbe fuori! Ahah
Nel disegno, come nel canto, sono proprio negata! Però mi piace che tutti mi vedano come un'ipotetica ribelle. :)
EliminaIo ti vedrei come una paladina della giustizia che combatte per i più deboli e indifesi stile Erin Brockovich e che, grazie alla sua combattività, alla fine vince su tutta la linea. Dalle tue risposte mi sono fatta un'idea così, una donna dolce ma che, all'occorrenza, diventa fortissima e piena di risorse! Guerriera di luce ;-)
RispondiEliminaNoto che molte persone vedono forza in me. A me invece sembra di non averne mai abbastanza. Però cerco di crearmela, piano piano. :)
EliminaScrivi di generei narrativi diversi dai miei, quindi, viste le tue caratteristiche, non saprei in quale romanzi metterti, mainstream sicuramente, ma ne leggo raramente, quindi non ho proprio idee.
RispondiEliminaGli eroi comunque non sono solo nel fantasy :)
Potrei essere l'eroina di un Urban Fantasy, una persona che legge nel pensiero magari! :D
EliminaAllora saresti la protagonista del mio fantasy...in cerca di editore!
EliminaCiao benvenuta! :)
EliminaLa tua protagonista legge nel pensiero ?
La protagonista riceve il dono della telepatia dall'abitante di un'altra dimensione. È un urban fantasy
EliminaInteressante! :)
EliminaNemmeno l'avessimo fatto apposta! :-D
Ho provato a percorrere, tra me e me, le domande, ma le mie risposte sono tutte uguali, mi sa che sono un po' monotematica.
RispondiEliminaVisto che non ti conosco molto bene, basandomi sulle tue risposte, ti vedrei nei panni di una Effi Briest contemporanea!
Ciao, benvenuta! :)
EliminaEffi Briest è un bel personaggio, un po' triste e malinconico, però mi piace!
Uhm... direi una bibliotecaria armata di abitini classici, occhiali con montatura in osso e matita tra i capelli che dispensa consigli a chi ha un disperato bisogno di leggere ma non sa da che parte farsi. :)
RispondiEliminaMi piacerebbe molto gestire una libreria; credo che me la caverei piuttosto bene. Ma niente abbigliamento classico! :)
EliminaIo penso che saresti una delle prime giornaliste donne dell'ottocento, un po sul modello di Matilde Serao, prova a cercare informazioni su di lei, credo che sarebbe un personaggio nei panni della quale ti piacerebbe vivere.
RispondiEliminaConosco Matilde Serao; da ragazzina mi ero interessata alla sua storia. Effettivamente è un personaggio con cui mi sento affine. Potrei rispolverare un po' di letture al riguardo, perché i miei ricordi sono un po' annebbiati. :)
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