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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

#imieiprimipensieri - Seguire l'amore

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Se vuoi saperne di più sull'iniziativa #imieiprimipensieri , leggi qui.  Se invece non conosci o hai dimenticato la metafora del Jolly, qui . Inoltre, queste parole non rilette e non revisionate, mi hanno fatto venir voglia di rilanciare il post #imieiprimipensieri - Cercasi Jolly , mai d'attualità come in questo momento. Qualcuno l'ho trovato, ma la caccia continua. Intanto, buona lettura! :)  Il perdono libera l'anima, rimuove la paura. è per questo che il perdono è un'arma potente. (Nelson Mandela) Torno a scrivere dopo un lungo periodo di silenzio, sperando che gli aggiornamenti del blog ricomincino presto a essere una costante settimanale. Magari questo non avverrà subito, ma entro l’autunno vorrei chiarirmi le idee non solo sul destino di questa paginetta, ma anche sull’indirizzo da dare al sito nuovo (ancora bloccato) e alla mia attività professionale e scrittoria intesa in senso lato. Nell’ultimo anno, infatti, ho assunto su di me più imp...

Cosa insegna la seconda stagione di Tredici

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NOTA: Ultimamente, voglio scrivere cose leggere. H o quindi d e ciso di scrivere questa recensione di getto, forse con un approccio più emotivo che critico. Nel processo di stesura, ho sentito la necessità di segnalare alcuni passaggi, ma lo  spoiler è segnalato, tranquilli! Mi rendo inoltre conto che molti potrebbero non aver visto la serie. Sintetizzo:   nella prima stagione, la giovane Hannah Baker si suicida lasciando in eredità tredici audio-cassette, con le quali accusa altrettante persone di  averla condotta a compiere questo gesto estremo. Nella seconda, ormai sganciata dal romanzo, i genitori fanno causa alla scuola per non aver fermato gli episodi di bullismo, e i vari personaggi vengono ascoltati come testimoni. Questo post, che è una novità anche per me, registra le mie opinioni solo sulla seconda stagione che, nonostante le perplessità iniziali, mi ha colpito molto più della prima . Buona lettura! In questi quattro anni ho pubblicato pochissime rec...

Obbligo di fermata - come mai sono sparita

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Niente può essere inutile a un poeta. (Samuel Johnson) Eccomi qui. Non aggiorno il blog da più di un mese. Da quando l'ho aperto, ormai quattro anni, non ci sono mai state pause così lunghe. Il motivo è stato spiegato qualche giorno fa in un breve post su Facebook, ma ora voglio raccontarvi un po’ meglio ciò che è successo, nella speranza che il ponte creatosi tra me e voi non sia stato spazzato via da questo periodo di silenzio. Tutto è iniziato il 25 aprile, quando ho pubblicato l’articolo sulla Resistenza del Jolly . Non potete immaginare quanto abbia faticato a mettere in fila quelle mille parole. Gli occhi pesavano e non riuscivano a rimanere focalizzati sullo schermo. La mente aveva gli ingranaggi arrugginiti, mi sembrava quasi di sentirli: giravano a fatica e, incastrandosi l’uno con l’altro, facevano un rumore infernale. E la mia schiena non riusciva a trovare una posizione che non le causasse dolore. Dovevo alzarmi continuamente, gironzolare per la stanza, ...