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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

5 bizzarrie e 3 convinzioni impopolari di cui non mi vergogno (I)

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Noi perdiamo tre quarti di noi stessi per essere come le altre persone. (Arthur Shopenhauer)  Qualche giorno fa, quando Mattia L. mi ha invitato al meme 5 bizzarrie di cui non mi vergogno , ho accolto l’iniziativa con entusiasmo, poiché la considero coerente con quanto scritto più e più volte negli articoli della serie dedicata al Jolly: ogni individuo ha caratteristiche che lo rendono unico, quindi rinunciare al proprio modo di essere per conformarsi ai dettami della società non è soltanto stupido, ma è un vero e proprio atto di autolesionismo. A meno che uno, per esercitare la propria libertà, non finisca per ledere quella degli altri, ciascuno ha il diritto, se non addirittura il dovere ( v. convinzione n.2 ) di mostrarsi agli altri per ciò che è. L’autostima non ha nulla a che fare con l’arroganza, è puro istinto di sopravvivenza. Anche stavolta, come in passato, ho deciso di personalizzare il gioco. Parlando con Mattia, gli ho fatto notare che alcune delle voci d

#imieiprimipensieri - Due domandine sulla semplicità

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Riduci la complessità della vita eliminando i bisogni inutili,  e le fatiche della vita si ridurranno. (E.W.Teale) Qualche giorno fa, alla fine del post I 7 pilastri della ScritturaConsapevole – Semplicità (1) , avevo riportato le due domande proposte da Julia Mc Cutchen nel suo libro. Rispondere con onestà, senza lasciarci fagocitare dal mentale, può aiutarci a prendere coscienza delle nostre reali esigenze: partendo da lì e tagliare tutti i rami secchi che “sporcano” sia la nostra vita quotidiana sia la nostra attività creativa. Premettendo che d’ora in poi i miei articoli saranno un po’ più brevi (adesso si aggirano tutti intorno alle 1300 parole) per aiutarvi ad assimilare meglio i contenuti, ho deciso di essere la prima a rispondere. Voi potrete fare lo stesso, o nei commenti o suoi vostri blog personali. Per quel che mi riguarda, ho deciso di adottare lo stile de #imieiprimipensieri   (nessuna rilettura e nessuna revisione)   per impedire alla mente di viziare

I 7 pilastri della Scrittura Consapevole - Semplicità (1)

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La natura opera nel modo più conciso possibile. (Aristotele) ( Qui , gli altri articoli sulla Scrittura Consapevole) Tra i sette pilastri della scrittura consapevole, quello della semplicità è per me il più difficile da applicare. O meglio: lo era all’inizio. Ora il processo di purificazione dalle scorie della mia mente sta avvenendo in maniera spontanea. Per far evolvere la mia scrittura, è bastato trasformare la mia vita quotidiana. Come per l’ autenticità , infatti, anche la costruzione di questo pilastro deve avvenire prima nel proprio modo di essere. A scrivere i nostri testi, come ho detto mille volte, non è un’entità soprannaturale: davanti alla tastiera ci siamo noi, con il nostro stile di vita, le nostre paure e le nostre fragilità. Per questo motivo, dopo avervi spiegato brevemente l’importanza della semplicità in ambito creativo, farò  un passo indietro e vi racconterò cosa ho compreso grazie al mio recente cambiamento di priorità. Anche stavolta

Sdoppiamenti.

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Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice. (Umberto Saba) Negli ultimi mesi ho riflettuto a lungo sul destino di Appunti a Margine, specialmente in concomitanza con la realizzazione (in ritardo, come tutto il resto) di un nuovo sito che sarà di supporto alla mia attività di editor e consulente editoriale. Qualcuno mi ha suggerito di trasferire baracca e burattini sul portale attualmente in costruzione, ma io non sono mai stata convinta di quest’idea. I due siti hanno infatti finalità diversa. Questa pagina è sempre stata caratterizzata da un’assoluta libertà espressiva. Il fatto che non guadagnassi nulla dalla sua esistenza mi ha consentito per anni di scrivere ciò che volevo come volevo, senza tener conto, se non in modo sommario, della SEO e di altre strategie comunicative che privano la scrittura della propria autenticità e la sottomettono a uno scopo commerciale. Il portale attualmente in costruzione, invece, mi servirà per lavorare