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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Raccontare il tempo presente - la realtà dei "millennials".

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Maggiore tecnologia vuol dire maggiore facilità di comunicare.  Ma anche maggiore falsità e minor privacy.  (Joel Shumacher) Ritorna, dopo qualche settimana, un articolo dedicato alla post-modernità. Ho infatti deciso di parlare della mia generazione e di darvi qualche suggerimento per rappresentarla senza incappare in anacronismi e contraddizioni. Anche i protagonisti del romanzo che sto scrivendo sono millennials . Inizialmente, il mio intento era proprio quello di raccontare una storia corale e generazionale ma, mentre procedevo con la stesura la situazione è cambiata. Quasi involontariamente, mi sono ritrovata ad attribuire maggior attenzione ai singoli personaggi e ai loro conflitti. La trama ha acquisito maggior vigore, perdendo la patina leggermente didascalica che fino a quel momento l’aveva contraddistinta. Ora mi piace molto di più, perché è focalizzata sugli eventi e sulle emozioni. Ciò nonostante, ho bisogno di essere fedele al contesto per garantire realismo

Una vita da lettrice - Le mie cinque W.

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Leggo per legittima difesa. (Woody Allen) Mi sono sempre piaciuti i meme, perché consentono a più blogger di confrontarsi sullo stesso argomento e di creare parallelismi fra i loro percorsi. Pertanto, ho deciso di aderire all’idea di Maria Teresa Steri, “ Venti curiosità sulle mie abitudini di lettura ”, come hanno fatto Daniele Imperi e LisaAgosti . Ogni scrittore è anche un accanito lettore. È inevitabile che sia così. Dopo tutto, l’amore per la letteratura germoglia prima a livello passivo. Solo dopo aver venerato un numero incommensurabile di autori si decide di prendere in mano la penna e creare una storia. All’inizio si tratta quasi sempre di un clone del nostro romanzo preferito ma poi, passo dopo passo, si trovano nuovi spunti. Si diventa autonomi. È un percorso quasi obbligato, da cui nemmeno io mi sono sottratta. Per descrivere la mia anima da divoratrice di romanzi senza omettere nulla, ho deciso di utilizzare le cinque W del giornalismo: con quattro voci cia

Sfida di scrittura - racconto di 1000 caratteri.

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Deejay Max fa scivolare le dita sulla consolle, muovendo la testa a ritmo. Sta portando avanti una missione. La sua vocazione.  La sua chiamata. Sfa facendo ciò per cui è nato: suonare. Quella è una discoteca speciale perché non divora le anime. C’è una presenza silenziosa che avvolge i corpi sudati in un caldo abbraccio. È invisibile, è intangibile, ma fa sentire il proprio peso. E la musica si riempie di passione, diventando sublime. Quella è una discoteca speciale perché chiude a mezzanotte. Le luci si riaccendono e la navata della chiesa si stende come un tappeto davanti ai suoi occhi. Mentre spegne il pc portatile, i ragazzi gli si stringono attorno. “Hai già finito?” brontola Marietto, le mani piantate sui fianchi. Don Massimo sorride. Sa che quei trenta adolescenti hanno dato sfogo ai propri istinti. Adesso torneranno a casa, e il giorno dopo li vedrà tutti alla messa rock. Frequentano la chiesa più volentieri, se possono cantare. Il vescovo si incazzerà per quelle

Scrivere un romanzo - portare a termine la prima stesura

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Scrivo come se vi parlassi. (Marivaux) Dopo aver accarezzato l’argomento nell’ articolo La stesura del mio romanzo – Work in progress , ho deciso di approfondire il tema, aggiungendo nuovi consigli a quelli dati in precedenza. Questa volta mi focalizzerò su aspetti puramente tecnici e legati all’organizzazione del lavoro. Io stessa trarrò beneficio da ciò che scriverò, poiché ritengo di dover imparare ancora molto. Per un aspirante scrittore, la prima stesura è lo scoglio più grosso . Sapete che circa l’80% dei romanzi rimangono incompiuti? Dettaglio triste, vero? Io stessa ho riempito il cassetto di bozze mai portate a termine. Arrivata al tetto delle 50 pagine - che tra l’altro non sono poche - mi incagliavo come una barchetta fra gli scogli e poi andavo a fondo, miseramente. Anche con la storia di cui mi sto occupando attualmente ci sono stati dei tentennamenti. I primi mesi di lavoro sono stati caratterizzati da una lentezza esasperante, in parte perché molti dettagl

La stesura del mio primo romanzo - work in progress

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Scrivo quando posso, come posso, dove posso. Scrivo in fretta e furia, come ho sempre vissuto. (L.F. Celine)  La decisione di aprire il blog “Appunti a margine” è nata dall’esigenza di avere una sorta di diario di bordo su cui registrare i progressi relativi alla stesura del mio primo romanzo, condividendo con i lettori ciò che di volta in volta imparo. Dopo sei anni di ruggine creativa, avevo bisogno di uno spazio tutto mio, nel quale potermi esprimere liberamente e senza alcun timore. Con il tempo, gli articoli hanno preso una piega differente. Ho iniziato a spaziare attraverso svariate tematiche e, anche se il riferimento alla mia esperienza di scrittura è sempre presente, a volte mi concedo delle deviazioni. Proprio per questo motivo, oggi ho deciso di fare – per voi e soprattutto per me stessa – una sorta di punto della situazione sul mio lavoro, che mi consenta di focalizzare i progressi fatti e di comprendere meglio come muovermi in futuro.

Lo scrittore e la solitudine - una maestra illuminante

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La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista. (Bernardo Bertolucci)  Signori e signore, è ufficiale. Come ogni anno, le invasioni barbariche hanno avuto inizio. Carlo Conti e il suo staff sono già in città da qualche settimana. I cantanti hanno fatto avanti e indietro per le prove ma fra ieri e oggi sono arrivati tutti, ciascuno con il proprio entourage di parenti, agenti, discografici, amanti ed eventuali pusher. Sanremo si è riempita di strani personaggi, cambiando target rispetto alle ferie estive. Non i soliti tedeschi semi ustionati in bermuda e ciabatte, ma parvenu in cerca di notorietà, turisti curiosi e, soprattutto, loro: i napoletani, da sempre assidui frequentatori del Festival. Se c’è qualche lettore partenopeo, magari potrà spiegarmi perché siano così affezionati alla nostra kermesse. Sarà per la lunga tradizione nel campo della musica leggera? Siamo fortunati perché quest’anno non compaiono nel cast i vari Gigi D’Alessio e Nino

Scrivere ti rende trasparente - la parola è energia.

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A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. Le note. Le emozioni.  (Alessandro Baricco) Oggi voglio rivelarvi un aspetto di me che probabilmente conoscete già ma che non ho mai avuto modo di affrontare apertamente sul blog.  Poiché condiziona profondamente il mio modo di scrivere, vale la pena spenderci due parole. Come molti di voi già sanno, studio astrologia dal 2007, pratico quotidianamente meditazione dal 2008, partecipo a costellazioni familiari dal 2012 e, esattamente un anno fa, ho ottenuto il diploma relativo al primo livello reiki. Mi interessa tutto ciò che riguarda le energie (astrologia, cristalloterapia e costellazioni familiari) al punto che ormai queste discipline possono essere considerate parte integrante del mio stile di vita. Grazie a queste pratiche spirituali ho superato un momento molto difficile. Le ritengo quindi più utili ed economiche della psicanalisi. Ma, soprattutto, mi hanno resa molto intuitiva , capace di percepire a pelle

Raccontare il tempo presente - Parlami d'amore

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L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile. (Theodor Adorno) Il romanzo che sto scrivendo non è un rosa.  Nonostante questo, l’amore c’è e ci devo fare i conti. Può capitare, no? Anche in una città grigia come Milano, fra le nebbie della periferia, può nascere un sentimento positivo, che merita di essere mostrato. Di conseguenza, ci si pone il problema di come farlo senza cadere in banali cliché. Nei romanzi e al cinema, spesso l’amore è piegato all’esigenza di far sognare le lettrici con trame sdolcinate che lasciano poco spazio al realismo e all’introspezione psicologica dei personaggi. Vi rendete conto, amici, che c’è gente che ha letto le Cinquanta Sfumature di grigio? Okay, lì si tromba tantissimo. Cambiamo romanzo: se vi dico “Le parole che non ti ho detto” o “Le pagine della nostra vita” di Nicholas Sparks? In entrambi i casi ho visto solo il film, ma... Oh my god! Non ci siamo, ragazzi. Non è proprio questa l’idea di romanticismo in cui credo.