Appunti a Margine va in vacanza: bilanci e progetti.



Esistono vacanze più profonde che il prendere congedo dal proprio sè?
(Amelie Nothomb)

Per me l’anno va da settembre a luglio. Ad agosto ogni situazione è in stand-by, seppur legata alla mia mente da un carica-batterie metaforico. L’energia che le regalo arriva dai miei pensieri e, finché non mi sento di nuovo pronta per passare all’azione, si esprime solo in potenza. Sdraiata sul mio lettino da spiaggia, mi preparo per tornare all’attacco. Analizzo e valuto, soppeso e pondero. Faccio bilanci.  
Quest’ inverno non è stato facile. Ho affrontato i mostri che dall’inconscio già da tempo cercavano di attirare la mia attenzione. Ho scovato l’origine delle mie insicurezze e mi sono chiesta se il gioco vale la candela. Mi sono domandata chi sono e dove voglio andare. E, soprattutto, ho trovato delle risposte.
Alla mia età un individuo dovrebbe avere un’identità ben definita, ma io mi ero persa nella nebbia della mia paura. Non avevo una meta. Giravo su me stessa. E un bel giorno ho sbattuto la testa contro un muro. Allora ho capito di essere finita in un vicolo cieco e ho cambiato direzione.
Trascorrere tutta la vita portando addosso un’etichetta che non rappresenta la mia vera essenza può essere deleterio: io non voglio questo, per il mio futuro. Ecco la consapevolezza da cui sono ripartita.
Il salto quantico ormai è stato fatto, non si può più tornare indietro.
Durante l’anno appena trascorso ho smantellato le strutture mentali che ormai non servono più perché obsolete, piene di muffa: ora devo costruirne altre più adatte a ciò che sono diventata.
I miei 17,5 giorni di ferie mi serviranno per prepararmi a tutto ciò che sarà: ho delle dead-line importanti nel 2016 e voglio arrivarci a testa alta. Prima di dare un nuovo significato al mio cammino, però, devo rivolgere lo sguardo verso la strada che mi sono lasciata alle spalle. La comprensione del suo valore costituirà la base per la mia nuova forza.


La stesura del mio romanzo ha avuto un ruolo importantissimo nel mio percorso evolutivo: è come se avessi in mano uno scalpello che mi aiuta a scavare dentro la mia corazza.

Ciò nonostante, alcune rogne hanno penalizzato il mio lavoro:
1-La mancanza di tempo mi ha portato a procedere con lentezza e a essere un po’ incostante.
Questo ha comportato, seppur a fasi alterne, un distacco dalla storia che stavo raccontando: se non scrivevo per una settimana perdevo il filo ed ero costretta a rileggere tutto (quasi) da capo.
Per fortuna negli ultimi mesi mi sono rimessa in carreggiata: è un po’ che non succede più. Prima la brace era tiepida, ora la fiamma brucia anche se sono lontana dal computer.
2- Dal momento che la tecnica e lo stile stanno migliorando, se rileggo una pagina qualche mese dopo averla scritta, nel 99% dei casi mi fa schifo.  Inoltre, cambio continuamente idea sugli sviluppi della trama, sui personaggi e sul  posizionamento delle scene nel disegno complessiva dell’opera. Forse dovrei preoccuparmi di concludere la prima bozza e demandare tutto alla revisione, ma la mania del controllo ogni tanto mi spinge a fare un ulteriore passo indietro, come se non fossi già abbastanza lenta!

So che a nessun bambino vanno bene gli abiti di sei mesi prima mentre da adulti possiamo tirare avanti anni con lo stesso paio di jeans, quindi devo considerare il distacco dai vecchi scritti come una conseguenza della mia crescita: in fondo non tutto il male vien per nuocere.  
Per fortuna queste due piccole problematiche stanno rientrando negli argini. Nonostante il fisiologico calo di entusiasmo legato alla stanchezza, il lavoro procede. Accetto i cambiamenti di rotta come parte integrante della mia evoluzione. Non sono d’accordo con chi una volta mi ha detto: “il viaggio dell’eroe deve farlo il protagonista, non tu”: scrivere un romanzo è un po’ come essere in terapia. Ogni storia nasce dall’inconscio del suo autore e, anche quando non si tratta di un’autobiografia, finisce inevitabilmente per parlare di lui. Prendendo consapevolezza di ciò che emerge fra le righe consente di affrontare gli antichi fantasmi e di conoscere se stessi in profondità: a prescindere da quello che sarà il risultato finale, grazie al mio romanzo sto diventando una persona migliore. Quindi vale la pena di andare avanti.

Il successo del blog è stato una vera sorpresa perché nella vita, per ottenere risultati, ho sempre sudato le proverbiali sette camice. A causa della mia insicurezza, ho sempre viaggiato con il freno a mano tirato. La mia timidezza mi faceva sembrare un po’ altezzosa. Molti si fermavano all’apparenza e non volevano conoscermi fino in fondo. Altri erano semplicemente degli stronzi, ma io gli davo corda.  
Essere accettata dagli altri non è mai stato facile per me.  Almeno, da bambina e da adolescente non lo è stato. Così, quando sono cresciuta, ho portato con me la convinzione limitante di non piacere a nessuno.
Solo i miei compagni di corso dell’ Università (una famiglia per me, quando vivevo a Milano) mi hanno fatto sentire parte un gruppo. Per il resto, sono sempre stata un cane sciolto: con pochi amici ma buoni, mi calavo perfettamente nei panni della donna invisibile o del capro espiatorio.
A scuola ero la vittima ideale per le bulle, i ragazzi mi definivano “troppo complicata” per uscirci insieme, al lavoro ho trovato gente che voleva farmi buttare fuori dall’ufficio, mio padre è un orso che sarebbe felicissimo di vivere su un’isola deserta… E io credevo fosse colpa mia.
Con questi presupposti, immaginate come mi sono sentita quando, poche settimane dopo aver aperto il blog, avevo più visite e condivisioni di gente che bazzicava il web da anni e ricevevo un sacco di lodi via email: mi sembrava quasi un miracolo! Per la prima volta in vita mia, non dovevo sforzarmi per piacere alla gente, mi bastava essere me stessa e fare ciò che amo, ovvero scrivere.
Questo mi ha reso più sicura in ogni campo della vita e ha innescato un meccanismo causa-effetto che, nell’ultimo anno e mezzo, ha sistemato un po’ di questioni rimaste in sospeso.
La scrittura mi ha fatto capire quanto è bello aprirsi agli altri senza filtri, senza paura. Dopo anni di silenzio, non credevo più che questa spontaneità fosse possibile. Il vostro affetto – virtuale e reale – mi  fatto capire che la capacità di raccontare storie è un dono importantissimo, e io non voglio sprecarlo. Quindi, ancora una volta, GRAZIE DI CUORE!

Quali sono infine i miei progetti vacanzieri?
Venerdì all’ora di pranzo mi inchinerò davanti al timbratori e farò “ciao” con la manina al mio ufficio. Andrò a casa a cambiarmi e poi mi precipiterò in spiaggia: se qualcuno di voi passa da Sanremo mi porti un panino perché io non ho alcuna intenzione di alzare il culo dalla sdraio fino al 15 agosto!
Scherzi a parte, prevedo che in questa prima settimana di vacanza lavorerò un po’ al romanzo. Non mi capita spesso di avere del tempo da dedicare ai miei progetti e non intendo sprecarlo. Ciò nonostante, non voglio definire a priori i modi e i tempi della mia scrittura: so che l’ispirazione mi porterà al pc spontaneamente. I ritmi di vita che ho impediscono la flessibilità creativa e io voglio viverla fino in fondo.
La sera di ferragosto partirò per l’isola di Ischia. Ho riflettuto sull’eventualità di portare con me il  pc portatile, poi ho deciso di non farlo. La Moleskine mi farà buona compagnia. Lavorerò sulle idee e tornerò a casa con nuovi spunti. Ma una pausa mi servirà anche per sciogliere i piccoli dubbi che ogni tanto mi ronzano nel cervello: se non c’è accanimento, l’energia scorre e le risposte arrivano.
In ufficio tornerò martedì 25 e gli aggiornamenti del blog ripartiranno giovedì 27, oppure lunedì 31. Devo ancora deciderlo, con buona pace di quanto anticipato qui. È possibile che a settembre qualcosa cambierà nella programmazione dei post e nella grafica, ma non c’è ancora niente di definitivo. Comunque ai commenti risponderò, state tranquilli!

E voi ditemi: come trascorrerete le due settimane a cavallo di ferragosto? Scriverete un po'? Andrete da qualche parte? Nel frattempo, BUONE VACANZE A TUTTI!

Commenti

  1. Ciao Chiara, allora goditi il meritato riposo. In merito a ciò che hai detto, concordo. Non su tutto, ma in linea di massima sì. Il "progetto" di vita in realtà è una mera illusione, non esistono traguardi se non contingenti e a breve termine. Credo che la capacità introspettiva che hai dimostrato possa essere utile per illuminarti il cammino e renderti forte nell'affrontare l'imponderabile e l'inaspettato. Dobbiamo essere forti, consci del proprio potenziale e consapevoli delle capacità che abbiamo sviluppato. Guidatori su di una strada tortuosa dove al massimo possiamo lavorare di controsterzo nell'affrontare curve pericolose senza perdere il controllo. Adattamento, introspezione, empatia. Buone ferie, ho messo il tuo blog nel mio blogroll, ti seguo con piacere. Ciao.

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    1. Ciao Massimiliano,
      non sono d'accordo con quanto dici sul progetto di vita. Da buddhista, sono convinta che ciascuno di noi sia su questa terra per uno scopo preciso, anche se molti non l'hanno ancora trovato. Certo è che spesso ci si deve adattare a esigenze contingenti: ogni viaggio prevede periodi di sosta e riposo. E prevede delle tappe, piccoli traguardi a breve termine che ciascuno di noi deve tenere in considerazione.
      Grazie per avermi aggiunto al blog-roll. Appena avrò tempo darò un'occhiata al tuo. :)

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    2. Non poteva essere altrimenti. Solo una una Donna è in grado di avere una visione chiara e di insieme. Si spiega anche il perché voi, e solo voi, avete il POTERE di creare la vita, la possibilità della maternità è il primo segno di superiorità. Osservando mia madre, le varie fidanzate, mogli ed ex mogli... bè, quello che riesce a fare una donna nell'arco di una giornata lascia sbigottito un osservatore attento. Siete il vero motore del mondo. Buone vacanze. Aspetto anche io l'uscita del tuo libro. E chissà... magari ci scambieremo le impressioni quando uscirà anche il mio. Un abbraccio.

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    3. Ci sarà molto da aspettare purtroppo, però grazie! :)

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  2. Buone vacanze :-)
    Anch'io passerò qualche giorno di riposo totale in Toscana.

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  3. Mare già fatto! Adesso tocca alla gita programmata da tempo in Provenza, a fine agosto. Pochi giorni e si riprende tutto alla grande, scrittura e blog!
    Mi raccomando, relax assoluto: le idee per il romanzo ne gioveranno, vedrai!
    A presto! Bye!

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    1. "Mare già fatto"? Per un ligure il mare non è mai troppo! :-D
      Molti miei conterranei non vanno mai in vacanza, proprio per il fatto di vivere in una località turistica (e questo dice molto sulla loro apertura mentale...).
      Ma per me è una bestemmia. Se non mi muovo, la mente si atrofizza.
      "Buone vacanze" te lo dirò quando partirai, intanto so che ci sentiremo. :)

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  4. Hip, hip, hurrà! Buone vacanze.

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  5. Adesso mi toccherà acquistare una qualche rivista di gossip per riempire il vuoto. Ti auguro delle vacanze bagnate!


    P.S. … ma belle. ;)

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    1. Mi hai paragonato a una rivista di gossip! @-@
      Hai distrutto tutta l'autostima recuperata nell'ultimo anno! :-D
      Piuttosto leggi Tolstoj! :-D

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    2. Sì, ma gossip ayurvedico! XD ... e poi sto già leggendo Dostoevskij, e i due insieme non vanno d'accordo. :P

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  6. Buone vacanze Chiara, ci si ritrova più freschi a fine mese o sul settembre. Come sai, se mi leggi, buona parte delle ferie le ho già consumate, ma sta sera parto di nuovo per la Valtellina. Per quanto riguarda la scrittura credo che sia sempre un percorso di crescita e capita di non ritrovarsi nelle pagine scritte "prima" ma andando avanti capiterà sempre meno, almeno con me è andata così, ma ogni romanzo è storia a sè. Ischia credo sia splendida, non la conosco, ma sono stata a Capri e conosco bene tutta la costiera amalfitana e sorrentina, sicuramente ti ispirerà un sacco, credo sia tra gli angoli più belli del mondo e vi ho sempre trascorso periodi che ricordo con grande piacere e nostalgia.Sandra

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    1. Sì, mi confermi quanto già mi è stato detto, ovvero che nei primi tempi si migliora molto in fretta, poi lo stile tende a stabilizzarsi.
      Sono già stata a Napoli e sulla costiera amalfitana, ma mai a Ischia. Quando abbiamo iniziato a cercare una vacanza non avevamo in mente una meta precisa. Abbiamo trovato diverse buone offerte. Inizialmente volevamo andare a Istambul, che però ad agosto mi sembrava improponibile per il caldo. Ad agosto, l'ideale è una vacanza al mare in una zona in cui ci sono anche delle cose da vedere, ragion per cui abbiamo escluso l'Elba...

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  7. Chiara, che fai un bilancio tutto femminile su ciò che gli americani chiamano "so far". Mi piace questo tuo guardarti dentro e vedere confini nuovi da varcare. Non è mai tardi per questo e un buon planning non può che giovare. Goditi la tua vacanza col massimo di serenità, goditi Ischia (che conosco bene per esserci stata anni) senza il pc, ottima scelta.
    Noi donne, tante, sappiamo essere programmatrici di noi stesse, dei nostri percorsi, pronte ad abbracciare nuovi progetti e andare incontro a scenari nuovi. Entusiasmo che è vitale.
    Buona vacanza e arrivederci...

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    1. Io ho fatto un lungo percorso, non ancora concluso, per prendere coscienza di ciò che sono e ciò che desidero. Questo mi consente di affrontare le cose con una certa organizzazione anche se a volte dovrei essere meno rigida. :)
      Buona vacanza a te. :)

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  8. Sai che per me il blog è quasi terapeutico? Sarà una caratteristica di noi, tipe un po' riservate. E allora: viva i blog!
    Ora che ho finito di agitarmi e di magnificare la comunità scribacchina del web non mi rimane che augurarti buone vacanze. Un bacio, cara. :*

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    1. Per me la scrittura in generale è terapeutica! :)
      In ogni caso, ti sento piuttosto simile a me anche se ci conosciamo da pochissimo. Per curiosità, di che segno sei?
      Buone vacanze a te! :) :*

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    2. Bilancia: sempre un segno d'aria :)

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  9. Buone vacanze Chiara.. Rilassati, riposati e torna presto con tutte le tue grandi idee.
    Mi sa che in questo periodo il tuo viaggio interiore continuerà e ci guadagneremo anche noi lettori :))

    Vacanze? Non so cosa sono. Nasconderò la sveglia stasera fino al 29 agosto poi mi toccherà di nuovoo tirarla fuori.... meglio che niente però!
    Bacio grande!

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    1. Grandi idee... grazie per la fiducia! Speriamo che lo siano! :)
      Il viaggio interiore non si ferma mai. è il bello della vita!
      Un abbraccione

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  10. Buone vacanze!
    Dopo un anno denso come il tuo, te le meriti proprio e vedrai che sarà proprio a Ischia, senza computer, che il romanzo balzerà in avanti.
    Inoltre concordo su quello che hai detto sullo scrivere il romanzo, è quello che io chiamo "spalancare i tombini dell'inconscio" a volte dentro ci trovi le pantegane del rimosso, ma affrontarle è sempre salutare, anche se a volte un po' destabilizzante...

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    1. Verissimo, ne aveva già parlato, e la penso esattamente come te.
      L'arte serve a portare alla luce ciò che è stato sepolto: se escono schifezze (scusa l'eleganza) vuol dire che ne avevamo accumulate tante, e liberarsene è sicuramente un gran bene.

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  11. Io sarò nella casa in campagna e qualche giorno in Valtellina. Ho diverse cose da scrivere comunque e lavori agricoli da fare :)
    Buone vacanze.

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    1. Valtellina? Dove, se posso chiedertelo? Sandra

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    2. Se vuoi venire anche a sistemare il mio giardinetto minuscolo sei il benvenuto! Io sono proprio negata con queste cose! :)
      Scherzi a parte, buone vacanze! *)

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  12. Buone vacanze, Chiara :)
    Io sto per inaugurare la seconda tranche di vacanze, anche se non sarà uno stacco totale come la precedente. Farò tanti viaggetti brevi stile elastico e alternerò momenti d'ozio alla revisione del romanzo e all'organizzazione del palinsesto autunnale del blog.

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    1. Anche io l'anno scorso avevo fatto viaggetti brevi e devo ammettere che è rigenerante lo stesso. Tra l'altro la mia zona offre tantissime risorse. :)

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  13. Fra le tue parole mi sembra di trovare un po' di me...
    Ti auguro di passare delle vacanze serene e piacevoli, vedrai che l'ispirazione verrà quando meno te l'aspetti.
    Un abbraccio!!!

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    1. Ciao Roberta, benvenuta! Mi fa piacere che tu riscontra questa affinità.
      Buone vacanze anche a te, e spero di rivederti a settembre su questi schermi... ehm... pagine! :)

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  14. Buone vacanze allora. Io continuerò a scrivere nei ritagli di tempo: come sempre. E a lavorare.

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  15. Buone vacanze Chiara! Ischia è bellissima ti piacerà, io ci sono stata parecchi anni fa ma ne conservo un fantastico ricordo. Sì il blog è terapeutico, anche perché da la possibilità di esprimersi liberamente, io per esempio mi apro di più quando scrivo nel blog, di persona sono molto più riservata ;-)

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    1. Penso che, se non ci fossero il blog e il mio romanzo, terrei tutto dentro fino a scoppiare! :)
      Quindi ben venga la libertà espressiva connessa alla scrittura!

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  16. Buone vacanze, Chiara! Io sono appena tornata da un primo tour nel Belgio, questa settimana mi riposo, e mettendo in ordine alcune questioni, poi lunedì 17 riparto per Berlino. Nell'ultima settimana di agosto riprendo a lavorare, ma a ritmi lenti... e dedicherò un giorno alla visita di Expo, con tutta probabilità.

    Accenderò il computer pochissimo, solo per commentare alcuni blog e rispondere alle mail, ma certo non per scrivere. Me lo sono imposta. Questo non vuol dire che la mente non lavori, ma bisogna ricaricare le batterie!

    Buone vacanze ancora.

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    1. Ciao Cristina, scusami se ti rispondo solo ora, ma quando hai commentato ero in partenza...
      Ora immagino che sarai in Belgio. Buone vacanze a te, ci si rilegge al rientro! :)

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