Storia in sei parole ... rovesciata!


Dopo il successo ottenuto dalle prime due puntate della Storia in sei parole, quella a tema astrologico e quella dedicata al Jolly ho deciso di ospitare nuovamente la rubrica ideata da Michele Scarparo.

Lui la presenta così:

“Dicono che il primo sia stato Hemingway, per vincere una scommessa: «For sale: baby shoes, never worn» (Vendesi: scarpe per neonato, mai indossate). Di sicuro sei parole sono sufficienti a dipingere una storia. Persino un romanzo. Ma sono poche, dannatamente poche, e non è facile per nulla.”

La tematica di oggi rovescia l’iniziativa del nostro amico. Michele, infatti, prende spunto da vocaboli stranieri intraducibili nella nostra lingua, ma anche sul dizionario italiano sono presenti tanti termini per i quali non esiste un corrispettivo in nessun altro idioma. Qualche mese fa ne ho trovati diversi, ed era mia intenzione radunarli in un post. Siccome, però, la procrastinazione è il male assoluto, oggi ne ho scelti tre, tutti per voi.

Tronista: Partecipante a una trasmissione televisiva, il cui ruolo consiste nel sedere su un trono e nello scegliere il partner o la partner tra un gruppo di corteggiatori o di corteggiatrici.

Gattara: Persona di una certa età, quasi sempre di sesso femminile, che nutre e cura gatti randagi.

Culaccino: 1 ciascuna delle estremità di un insaccato di carne 2 Il residuo di un liquido che resta nel fondo di un bicchiere o altro piccolo recipiente.

Per non rendervi la vita troppo facile, aggiungo una regoletta: le parole menzionate non dovranno essere utilizzati nelle vostra favolette, altrimenti che gusto c’è? Sono sicura che troverete tante belle perifrasi.

Di seguito, le mie storie:

Le casalinghe aspettano che Claudiano scelga.

Maria ha trentadue figli che miagolano.

Ormai ho solo ghiaccio sciolto: “cameriere!”

Infine, siccome non ho ancora abbandonato l’idea di scrivere un articolo su questo tema, nonostante tutte le idee che mi circolano in testa e i problemi che mi hanno fatto saltare l’aggiornamento della settimana scorsa, domando: quali altri termini italiani intraducibili vi vengono in mente? Scriveteli pure, in cosa al vostro esperimento letterario. Buon divertimento!



Commenti

  1. "Gattara: meglio gatto che male accompagnata"

    Ci sono pure dei fantastici termini ed espressioni dialettali intraducibili in italiano. Per esempio, dalle parti dove sono nato si dice "far i bus in tla vida", letteralmente "fare i buchi nella schiena": insistere talmente tanto da prendere qualcuno per sfinimento.
    In sei parole:
    "Insisti? Ho ucciso per molto meno."

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  2. 1.Quando ti vedo seduto lì svengo.
    oppure Versione B: Quando le guardo così scalmanate vomito.

    2.Vivo per i miei tesori pelosi.
    3.Ormai è imbevibile, fondo del bicchiere.

    Termini italiani intraducibili: ci devo pensare...ripasso

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    1. Ho pensato tra le parole intraducibili a Bologna il "rusco" è l'immondizia, oppure "polleggio" che vuol dire stare in relax: ne me sto in polleggio tutto il giorno ...

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    2. Però l'immondizia (da noi "rumenta") può essere tradotta in altre lingue, come il polleggio (o cazzeggio)... secondo me sono variazioni dialettali, ma non intraducibili. Però belle, questo sì. :)

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  3. Non nominare il nome Gatto invano!

    Per te trono bianco in porcellana.

    Io li butto...ma nel gateau!

    Viola Emi

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    1. Quando ho letto quella del gabinetto sono scoppiata a ridere in ufficio!
      Benvenuta :)

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  4. 1) Farmi scegliere? No, Maria, io esco!

    3) La "vergogna" è il più buono
    (In emiliano, la "vergogna" è l'ultima parte di qualcosa, quella che tutti evitano di prendere per non lasciare poi vuoto il piatto di portata. Sorte classica dei culaccini.)

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    1. Anche qui in Liguria si usa dire, per esempio, "il salatino della vergogna"... oppure, qualcuno semplicemente domanda: "quello lì cosa vi ha fatto?"

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  5. Tra il pubblico a tirare uova.

    Uh, quanti gatti! Torno più tardi.

    Il bourbon piange il suo spreco.

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    1. Tirerei molto volentieri le uova ai tronisti (o "intronati"!), però la storiella non è proprio autoconclusiva... :-p

      Le altre due mi piacciono tantissimo.

      P.S. Stavolta faccio io la beta! :-D

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  6. Adone si guarda senza vedersi

    Randagia anche lei, solo per amore.

    Conservo l'ultimo peccato dopo cose eccelse.

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    1. Sdeng sdeng sdeng!

      La prima ne ha 5, l'ultima 7...

      Elleapostrofo potrebbe valere come una parola, ma Michele la fa valere 2, e io mi adeguo. :)

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    2. E ti pareva che non venivo subito cazziato 😂😂😂. Però avete ragione.

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    3. Però la seconda è bellissima!

      Viola Emi

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  7. Non so se li riterrai validi, ma mi sono divertita

    S'abbiocca sul più bello,cavolo

    Ti sbrodoli sempre, torna da mamma

    Mi fai scompisciare, perciò ti amo!

    Cristiana

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  8. Bella idea, Claire! Partecipo volentieri.

    Tronista: per fortuna non si può tradurre.

    Gattara: quella esiste, è la Cat Lady.

    Culaccino: nemico da sempre delle lingue lunghe.

    Termine dialettale intraducibile: cagnusso (l'odore di umido della biancheria mal asciugata). Se me ne vengono in mente altri ripasso!

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    1. Cat Lady però è una perifrasi, non una parola. :)

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    2. P.s. contenta però che ti sia piaciuto :)

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    3. Altra parola intraducibile: coppino (la parte posteriore del collo).
      In realtà potrebbe esistere anche in altre lingue, mi direte voi.

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    4. Vero!
      Da noi "dare il coppino" significa tirare uno schiaffo sulla nuca... che fa malissimo, tra l'altro! :-D

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    5. Mi fai venire in mente i tempi della scuola... "vuoi un frontino o un coppino"?
      Quante sberle ho preso e dato!

      PS: ti sto pensando in questi giorni perché è iniziata la nuova stagione di Survivor (un reality TV dove una ventina di americani competono per un milione di dollari in un ambiente selvaggio) e stavolta la gara è tra la "generazione X" e i "millennials"...
      È impressionante vedere la differenza del modo di pensare, di agire e di reagire dei due gruppi nonostante la poca differenza d'eta. I primi hanno un'etica lavorativa molto forte (devi lavorare duro per ottenere risultati) e i secondi credono che basti credere nei propri sogni per poterli realizzare (Yes, you can).
      Se penso a me e quel che conosco di te, direi che siamo un bel mix delle due prospettive, sempre in bilico tra quel che "s'ha da fà" e il carpe diem.

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    6. Scusa, questo commento non mi era stato notificato quindi lo vedo soltanto adesso. Hai ragione. Diciamo che io mi sento vicina alla mentalità dei millennials, ma sono rimasta vittima delle aspettative familiari, che mi vogliono allineata con la logica della generazione x. Ma su questo scriverò di nuovo presto un post...

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  9. Ciao Chiara, arrivo un po' tardi, ma ci provo:

    Re, resti seduto sul tuo sedere.

    Scortata da guardie a quattro zampe.

    Io bevo, tu leggi il fondo.

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    1. Ma che tardi!
      Non preoccuparti, non esistono scadenze. :)

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  10. Gallo nel pollaio buono per brodino.
    Lassù gli Highlander, quaggiù...la disperazione.
    Il cervello non è un muscolo?
    [E' bene che mi autocensuro perchè davvero potrei andare avanti all'infinito!]

    Circondata da antichi divinità egizie miagolanti.

    ...da noi il culaccino non esiste. Nel senso che non esiste proprio che lasci qualcosa sul fondo, macchè scherziamo??! ;)

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    1. Sono frasi molto carine però non rappresentano una storiella che si regge in piedi da sola. :)
      Io sono piu' bacchettona di Michele, pardon! :-D

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  11. Probabilmente jella e mafia sono intraducibili.
    Ed è anche intraducibile il concetto di "pasta al dente"...

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    1. A me è venuto in mente "debosciato".
      E anche "sfigato". Però non ho avuto ancora il tempo per verificare se esiste una traduzione. :)

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  12. Jella in inglese esiste, si dice jinx.
    Invece mafia si dice mob però non è la traduzione esatta, mob può essere qualsiasi gruppo con intenzioni cattive o violente.
    Al dente si dice al dente quindi confermo che non esiste traduzione, almeno in inglese!

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    1. Vero, jinx!
      Mob è un concetto diverso da mafia. E' mob che non ha un termine equivalente in italiano.

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    2. Bravo Marco, è vero! Usiamolo per il prossimo esercizio :D

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