La mia vita creativa



Adoro gli esperimenti folli.
Li faccio in continuazione.
(Charles Darwin)

Lo so: sono sparita. Illustrarvi le ragioni di questa mia defezione (sempre che ci siano: più cerco spiegazioni, più mi sembra di affogare nel caos) sarebbe troppo lungo. Dico soltanto che esiste un limite oggettivo al numero di progetti e di propositi che una persona può portare sulle spalle. Quando si vuole strafare, i casi sono due: o si impazzisce, oppure si deve necessariamente sacrificare qualcosina per tutto il tempo che serve a ritrovare le forze. Per mesi mi sono appoggiata alla soluzione numero uno. Poi, ho capito che devo affrontare la vita con un po’ più di calma, smettere di giudicare me stessa e posare un mattone alla volta su quel cantiere aperto che, spero a breve, diventerà la residenza del mio futuro.

La panoramica sulla mia esistenza che in questa domenica grigia ho deciso di offrirvi non serve solo a condividere con voi le tappe del mio percorso, ma anche a fare chiarezza sulle mie priorità, a capire dove sto andando e quali aspetti della mia vita, in questa fase così confusa, meritino maggiore attenzione.

Dopo anni di immobilismo, la quotidianità ha cominciato a girare con un ritmo vorticoso. Forse sentirsi spaesati è normale, però è necessario mantenersi centrati, e non cambiare mai direzione.

LA MIA PROFESSIONE

Alla mattina, come sapete, lavoro ancora in ufficio. Ho passato anni a desiderare di abbandonare un luogo in cui nessun essere umano fa la differenza, ma ora non ho più tanta fretta. Poiché ha smesso di mangiarmi l’anima, riesco a vedere anche i suoi aspetti positivi, in primis la stabilità economica che mi offre. Mi guadagno il pane onestamente per quattro ore senza rompere le palle a nessuno, poi torno a fare ciò che mi piace, ciò che riesce bene. Certo, i momenti di nervosismo ci sono ancora, ma il mio umore è migliorato. Per questo nuovo stato d’animo non devo ringraziare ciò che accade là nel bunker, ma quello che faccio fuori, quando la campanella suona e timbro il badge in uscita. Poter dimostrare il mio valore in quelli che sono i miei ambiti di elezione ha infatti rafforzato la mia autostima, quindi non permetto più a nessuno di trattarmi male. Mi prendo i miei spazi, e ogni giorno ribadisco, con le mie azioni, che il nostro è un rapporto di scambio e io non mi sento in debito verso nessuno.

Chi comanda spesso prevarica sui dipendenti facendo leva sulla loro paura di rimanere disoccupati. Su questo punto io sono tranquilla, perché so di avere delle alternative molto valide. Quindi cammino con la schiena dritta, la testa alta. Offro la mia collaborazione incondizionata, ma non permetto a nessuno di travalicare i limiti previsti dal contatto. Sono abbastanza serena, sì. E inizio a provare un briciolo di rispetto verso persone che, fino a qualche mese fa, avrei volentieri spiaccicato contro il muro.

Alle 12:30, quando me ne vado, non porto più a casa i problemi, come accadeva un tempo. Torno a Sanremo, pranzo con Beppe, leggo un’oretta sul divano, e poi sono pronta a ripartire!

Al pomeriggio do la priorità ai progetti su commissione. Non ho guadagni megagalattici ma mi sto creando una buona reputazione, specialmente nella mia zona e specialmente nell’ambito del copywriting. Qui a Sanremo ci sono pochissime persone che svolgono questo lavoro, spesso dipendenti di qualche agenzia. Ni cani sciolti facciamo comodo a chi vuole gestirsi autonomamente. E il passaparola funziona ancora. Nelle ultime settimane, mi hanno chiamato in tre: “so che hai scritto i testi del sito di Tizio … ci prendiamo un caffè?” Sto seminando bene. E spero che anche il raccolto possa essere dolce e succoso, sia in questo ambito, sia in quello dell’editing e della consulenza editoriale, che spero ingrani presto.

Al secondo posto vengono le collaborazioni creative con la neonata casa editrice Divergenze e con il magazine Kultural, per il quale curo la rubrica Sociokultura. Qui non ci sono limiti e scadenze ma riconosco l’importanza di queste collaborazioni per farmi conoscere nel settore editoriale e impararne i meccanismi. Inoltre mi diverto moltissimo e do un piccolo contributo alla diffusione del sapere, cosa che mi fa sentire utile alla collettività e mi porta immense gratificazioni dal punto di vista umano.

Inevitabilmente però, poiché le giornate hanno solo ventiquattro ore e poiché anche la mia vita privata sta subendo dei cambiamenti, mi trovo a dover operare delle scelte. La mia mente è sempre proiettata verso l’esterno, quindi ho dovuto mettere in secondo piano tutti quei progetti che riguardano solo e soltanto per me. Ho fatto bene? Ho fatto male? Non lo so. Però è stato inevitabile.

Il nuovo sito è a un passo dall’essere pronto. Alcuni problemi tecnici mi hanno costretta a rallentare il ritmo, ma ora ha un layout e una struttura definita. Mancano i contenuti, che sto progettando un poco alla volta. L’anarchia creativa, infatti, c’è già su Appunti a Margine, e mi basta. Il nuovo portale sarà più organizzato e strutturato. Ci sarà una progettazione abbastanza seria. Proporrò articoli brevi, focalizzati sulla scrittura. E forse riscriverò qualcuno dei miei vecchi post, per non farli finire nel dimenticatoio.

Spero vivamente di riuscire a gestire entrambi i siti. L’intento, come già vi avevo detto nel post Sdoppiamenti, c’è. Se non ce la farò, mi vedrò costretta a prendere provvedimenti. Per ora, però, non voglio pensarci, altrimenti vado in paranoia: non posso permettermi di sprecare energia!

LA NARRATIVA
Come già sapete, a giugno avevo iniziato a scrivere un romanzo in vista di un concorso in scadenza a dicembre, però non sono riuscita a prepararlo per tempo. La prima stesura, adesso, è praticamente completata. Mancano solo le paginette finali, e poi l’epilogo. Dopo di che (o forse anche prima) dovrò capire quale direzione dargli. A breve stamperò il tutto e prenderò una decisione. So di avere due strade:

1 – presentarlo alla prossima edizione del concorso, se ci sarà e il tema non sarà cambiato;

2 – dimenticarmi del tema dominante e del limite di parole per ampliarlo, approfondirlo e trasformarlo in qualcosa di completamente diverso, da presentare qua e là sperando che piaccia a qualcuno.

Non ho fretta. Non ne ho mai. So che la risposta arriverà nel momento più opportuno.

Oltre a questo, ho ancora in ballo il mio romanzo dittatore, che porto avanti da anni. C’è tanto materiale in cui devo fare ordine e un’idea che, una volta prese le giuste distanze, sta diventando sempre più chiara. Si tratterà comunque di un lavoro impegnativo, quindi per il momento deve ancora aspettare. Per ora voglio infatti dedicarmi a progetti più semplici per diventare una narratrice esperta, acquisire un metodo che mi consenta di procedere con maggior velocità e rompere il ghiaccio nel sistema editoriale. Solo in questo modo posso creare un terreno fertile per poter chiedere al lettore di sopportare un tomo straripante di pagine e di concetti importanti. Gli emergenti, purtroppo, sono ancora visti con diffidenza.

Infine sto facendo delle ricerche per concretizzare altre due idee. si tratta di opere (una in particolare) che richiedono una documentazione molto approfondita. Anche qui, dunque, sto prendendo i miei tempi.

La mia lentezza non mi piace. So che cinque anni di lavoro impiegatizio hanno plasmato la mia mente e che ora devo sviluppare un approccio più dinamico. Mi sto dando delle scadenze, per riuscire a velocizzarmi senza compromettere la qualità del mio lavoro. È un esercizio quotidiano e costante, ma utile, che spero mi porti là, dove voglio arrivare. La strada è ancora lunga, ma vado avanti. Il resto, si vedrà.

Per concludere
Avrei voluto parlarvi anche di impegni e progetti riguardanti la mia vita personale (corso anti-fumo, yoga, trasloco imminente, ecc.) ma l’articolo è già lungo e non voglio mettere troppa carne al fuoco. Lo farò prossimamente, se altri cambiamenti non interverranno. Intanto, se vi va, dite la vostra!

Commenti

  1. Caspita stai facendo moltissime cose, complimenti! Stai gettando le basi per il lavoro che ti piace fare, quindi fai più che bene. Per il romanzo che hai finito, potresti aspettare il prossimo concorso, però c'è il rischio che cambi il tema, quindi perché nel frattempo non lo mandi a una casa editrice? Anzi puoi proporlo proprio alla casa editrice con cui collabori. Però è bello sentire l'entusiasmo nuovo che pervade la tua vita!

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    1. Ciao Giulia, il romanzo richiede una revisione piuttosto sostanziosa quindi ci vorrà ancora del tempo prima che sia pronto del tutto. Decidere cosa farne potrebbe comunque essere un punto di partenza per progettare approfondimenti e modifiche. Quindi ci penserò. Grazie :)

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  2. Giulia Lu mi ha rubato il "Caspita" di bocca (io abuso di "Caspita" nel mio linguaggio :D). Per fortuna che non hai aggiornato il blog, perché altrimenti mi sarei altamente preoccupato, visto la lista di cose che stai facendo, lavoro, collaborazioni, libri, ecc. ecc.

    Sul romanzo sono della stessa idea di Giulia!

    Comunque sei troppo forte, altroché! Sei un fiume in piena di fatti e di parole. Ti invidio tanto!

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    1. Ciao Ric, per il romanzo ho già risposto a Giulia, quindi vedi lì. ;)

      Per il resto io sono un essere umano come tutti e cerco di fare quello che posso. L'invidia non serve, perché indebolisce tutti e perché io sono come gli altri, né più né meno. Ciò che conta è darsi degli obiettivi e impegnarsi per portarli avanti. :)

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  3. Mi piace leggerti e cercherò di trarre esempio dalla tua positività e dalla tua intraprendenza.

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    1. Grazie Isa, anche se non mi sento granché come esempio. ;)

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  4. Ciao Chiara, leggendo tutte queste cose la cosa che più mi fa piacere è la stabilità emotiva e la consapevolezza di te che hai acquisito nel tuo lavoro mattutino. Forse è stata proprio questa la chiave, la solidità, che ti ha consentito di buttarti a capofitto in qualcosa che ti piace e che ti riesce bene sena rete, anzi sapendo che una rete c'è e con essa ci hai fato i conti :)
    Come scrissi per me molto temo fa così commento qui: noi siamo molto di più di quello che riusciamo a fare. Non perderti di vista. un abbraccio

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    1. Ciao Elena, hai ragione, noi siamo di più di ciò che riusciamo a fare, e soprattutto non sono gli altri a definirci. Questo l'ho capito dopo essere stata per anni associata a un lavoro che non mi appartiene e non mi rappresenta e dopo essere arrivata addirittura a dubitare della mia identità. Del resto, lo scopo del sistema capitalista è proprio questo: portarti a dubitare di te, così da essere completamente manipolabile, trasformarti in un animale in gabbia. Rendersi conto di queste strategie trasforma completamente la vita.

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  5. Mi sembra un gran periodo questo per te. Impegnativo, ma grande. Metticela tutta, che noi siamo qui a fare il tifo!

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    1. Grazie Anto. La confusione è sempre dietro l'angolo ma faccio del mio meglio per tenerla a bada. :)

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  6. Fai bene a cercare di procedere con calma; le cose importanti non vanno pasticciate! In bocca al lupo per il tuo periodo fertile. :)

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  7. Bel percorso di purificazione il tuo :-) Sono certo che tolte di mezzo le ancore pesanti, potrai finalmente raggiungere i tuoi più elevati obiettivi di vita.
    Io personalmente ho smesso di fumare, bere e mangiare porcherie. Adesso ho uno stile alimentare leggero e creativo ed inoltre pratico kundalini yoga. Poi ho iniziato a scrivere di me( soprattutto grazie alla tua ospitalità ). Ad ogni modo stare in natura ti riporta nel tuo vero centro e questo secondo me ti offrirà spunti per una nuova visione di te.
    Un saluto giullaresco ;-)

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    1. Io mangio leggero, ma non voglio precludermi la possibilità di mangiare alcun cibo, quindi lungi da me decisioni come passare al vegetarianesimo o al veganesimo. Ho avuto disturbi alimentari, in passato, che hanno richiesto moltissimo tempo per poter reintrodurre tutti gli alimenti, inoltre sono piuttosto schizzinosa di mio, il che crea un'inevitabile selezione. Per me poter mangiare e bere (seppur coerentemente con la mia salute e senza esagerare, cosa che non è nella mia natura) è una forma di libertà. :)

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    2. Io parlo di evitare cibi che fanno male nello specifico a te e quindi non di veganesimo ecc..
      Buon viaggio nuovo a te 😉

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  8. Cavolo ma sei lanciatissima! E' molto bello questo. D'altronde quando si ha chiara la direzione, le cose tendono a filare lisce!

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  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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