Validi motivi per rubare testi altrui


O imitatori, gregge di schiavi!
(Omero)

Oggi voglio sdrammatizzare un episodio spiacevole con un riferimento alle mie credenze spirituali: il karma, che molti confondono erroneamente con il destino, altro non è che la trasposizione materiale della legge di causa ed effetto. Come scrive il blog Stato Quantico, ogni azione produce un effetto visibile, più immediato, e uno invisibile che si attiverà, schiudendosi come può fare un seme, solamente quando si presenteranno le condizioni favorevoli. 
Chi semina raccoglie, quindi.
Come ogni regola, però, anche questa ha le proprie eccezioni. Nella stanza dei bottoni dell’universo, a causa di qualche strano miscuglio energetico, può verificarsi l’imprevedibile: compiamo un’azione aspettandoci un determinato risultato ma attiriamo a noi circostanze che smentiscono totalmente i presupposti iniziali, come se qualcuno, lassù in cima, volesse punirci per il nostro eccessivo ottimismo, o per la nostra arroganza. Pena del contrappasso, la chiamava Dante. Quando situazioni del genere capitano a qualche individuo poco simpatico, sogghigniamo sotto i baffi. A volte, gufiamo bonariamente. Del razzista diciamo: “meriterebbe che sua figlia si fidanzi con uno di colore”. E del collega che si bulla per l’auto nuova: “immagini una bella riga che attraversa tutta la fiancata?”
Io non so chi me l'abbia iettata. E non me ne voglia la mia maestra di yoga: sono incazzata. Nera.


Mi chiamano “la talebana dell’originalità” perché credo che ogni autore sia unico e inimitabile. Avete letto i miei post sul Jolly e quelli sulla libertà di espressione. Sapete che ho bisogno di distinguermi – per stile e per contenuti – da tutti gli altri blogger, da tutti gli altri scrittori. Tante volte vi ho esortato a far emergere la vostra individualità, perché sono consapevole che lo stile è come un vestito: nessuno sta bene nei panni di un altro. Ho bisogno di parole autentiche e di contenuti originali. Credo che l’ispirazione nutra l’arte più della routine e, per aiutarvi a familiarizzare con la sua voce, ho ideato l’iniziativa #iprimipensieri: l’hashtag, in poche settimane è diventato virale.

Ebbene: nonostante fiumi di parole spese a rivendicare la mia identità scrittoria, hanno rubato un mio post. E non un post qualsiasi, ma proprio questo qui: Quant’è importante l’originalità?.

Allora che fai, mia cara legge del Karma, mi prendi per i fondelli?

Ormai conoscete bene la storia. Nei giorni scorsi ne hanno parlato, nell’ordine: Maria Teresa Steri, Salvatore Anfuso e Daniele Imperi. Una pseudo casa editrice (le minuscole sono volute) che si chiama Bibliotheka Edizioni ha creato una guida gratuita per aspiranti scrittori, con l’inconsapevole partecipazione di venticinque blogger, tra cui la sottoscritta. Gli articoli sono stati prelevati in rete e messi a disposizione dei lettori con un semplice doppio ckick: control-c, control-v. Facile, no?
 
Non è la prima volta che mi trovo in una situazione del genere.
Qualche anno fa gestivo un blog collettivo. Eravamo sette, forse otto persone. Una ragazza dello staff aveva arruolato un suo amico che, sebbene le regole imponessero di pubblicare solo post inediti, prelevava gli articoli da altri siti senza nemmeno premurarsi di spostare qualche virgola qua e là. Ovviamente, quando ce ne siamo accorti, è scoppiato il finimondo: riunione collettiva su Msn, il bisnonno di Facebook:
 “Antò, perché l’hai fatto?”
“Io odio scrivere, ma sono entrato nello staff perché mi sentivo solo.”
 “Iscriviti a un corso di cucina, no?”
La psicologia del “copy&paste” sembra facile da decifrare, ma non lo è. Ciascun soggetto, che sia una persona o un’azienda, ha le proprie motivazioni per comportarsi impunemente da stronzo. Ne ipotizzo qualcuna:
Pigrizia
Per quale motivo devo sbattermi a trovare un’idea, trasporla in un italiano decente, rileggere, correggere i refusi e revisionare quando posso ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo?
Mancanza di idee
Si sa che ogni concetto concepibile dalla mente umana è già stato elaborato da qualcun altro. Mi pagano per scrivere, ma ho poca fantasia: molto meglio vampirizzare le mente altrui.
Paura di sbagliare
Conosco una persona che fa così:
“Se lo scorso anno quel testo ha funzionato, proponiamolo di nuovo”.
“Quella frase lì, però, potrebbe essere migliorabile: una modifichina piccina picciò?”.
“Nessuno se n’ è mai lamentato, quindi va bene”.
Che dire? Gli impiegati sono pagati per eseguire gli ordini, non per pensare.

Concentrazione sulla quantità e non sulla qualità
Siccome molti siti guadagnano in base al numero di click, il loro obiettivo è pubblicare più articoli possibili, per avere un afflusso costante di visitatori che acquistino i servizi e i prodotti pubblicizzati: rubare fa risparmiare tempo. Consente di riempire un sito in poche, semplici mosse.

Crisi economica/taccagneria
Le aziende, con i tempi che corrono, puntano al risparmio. Assumere una persona che scriva articoli inediti ha un costo.  Molto meglio spizzicare un po’ qui e un po’ lì: intanto nessuno se ne accorge.

In quale di queste categorie rientra la Bibliotheka Edizioni?
Purtroppo non posso sapere con certezza come mai (ma chi sarai, per fare questo a me, direbbe Max Pezzali) la Bibliotheka Edizioni abbia rubato i nostri post. Il suo operato potrebbe rientrare in tutte queste categorie; oppure in nessuna. Tuttavia, spulciando il sito ufficiale, ho notato alcuni piccoli dettagli che, a prescindere da furti e rapine, accendono una lampadina nella mente di chi possiede qualche basilare nozione di grammatica.
Il nome dell’azienda ricorda i messaggini che mi scambiavo con le amiche quand’ero adolescente. Il th e la k possono rappresentare una licenza poetica, ma a me fanno pensare: “oh, guarda, una casa editrice fondata da un gruppo di liceali! Chissà se propongono qualche saga modello Twilight…”
Procedendo di link in link, si può notare la frase:
P.P.S. Ricorda: con una buona Sinossi nessun Editore potrà resisterti !!!
Avete visto, amici miei? Interagendo con le case editrici si imparano tante cose nuove. Perché io, ve lo giuro, non avevo mai visto un post-scriptum (anzi: un post-post-scriptum) in uno slogan. E non sapevo che sinossi si scrivesse con l’inziale maiuscola. E nemmeno che, prima della punteggiatura, ci volesse uno spazio. I tre punti esclamativi, poi, sono fantastici: aumentano l’enfasi, rafforzano il concetto. Grazie di cuore! Anzi: grazie di cuore!!!
Sebbene non mi piaccia parlar male della gente, non mi sorprende che abbiano avuto il bisogno di rubacchiare qua e là: considerando come scrivono, non farei editare loro nemmeno la lista della spesa.

A questi signori, vorrei dire una cosa: assumetemi, che il blog ve lo metto a posto io!
Dietro compenso, ovviamente. E previa firma degli articoli.

Commenti

  1. Una cosa al volo la devo dire, mi hai fatto sorridere. Per quanto questo sia spiacevole e fastidiosamente irritante, ho sorriso. Ora sarei davvero tanto, ma tanto curiosa di conoscere come si comporterà il Karma con loro.

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    1. Ho voluto scrivere questo post con un tono ironico,perché non vale la pena di generare energie negative a causa di questa gente. :)

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  2. Hai ragione, Chiara, hanno una loro buffezza.
    Ma pensa chi incappa a pubblicare con loro a cosa va incontro.
    Comunque massima solidarietà.
    Sandra

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    1. Credo che sia una c.e. a pagamento. Non potrebbe essere diversamente.Grazie della solidarietà. :)

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    2. Puzza di pagamento da lontanissimo. Sono ladri, a voi i hanno rubato i post ad altri autori i soldi.

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    3. Sì, ho fatto delle ricerche. È a doppio binario...

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  3. Anche io ho subito l'interesse di questa "casa editrice".

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  4. "non farei editare loro nemmeno la lista della spesa."
    A questa è scattato l'applauso, sappilo! Anzi, sappilo !!! ;)

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  5. Hai risposto al plagio con ironia, ma al posto vostro cercherei anche la strada per far versare ai colpevoli qualche lacrima ;-)

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  6. Io ho scritto alla casa editrice, anzi ho risposto alla loro email che m'hanno spedito ieri. Ora vediamo quando toglieranno il materiale rubato.

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  7. NovelliRobin Hood rubano ai ricchi di idee per dare ai poveri di contenuti :P

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    1. Quindi la colpa è nostra, che abbiamo troppe idee! :-D

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  8. Interessante la considerazione sul Karma che non è una parola altosonante astrusa e bizzarra. E' semplicemente la legge di causa ed effetto che agisce parimenti sul mondo fisico e visibile.
    Riflettevo sul come possa eventualmente incepparsi questo meccanismo perfetto. Per quel che mi viene in mente in questo momento non si può inceppare; ogni azione ogni
    pensiero crea i presupposti per un risultato che si manifesterà non si sa come, dove o con chi.
    Il karma nella fattispecie dei ladri di idee non penso sia il massimo.
    E' un'azione corretta e sleale; non si rubano le fatiche degli altri e non si deve spacciare il mondo altrui come fosse il proprio solo perché ti piace di più e non ne sei capace. Purtroppo ci tocca tollerare anche costoro forse neanche così malvagi semplicemente squallidi opportunisti.

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    1. Con il riferimento al karma, ho voluto ironizzare un po' sulla situazione, perché non ho voglia di muovere energia negativa per colpa di questi qui.

      Comunque, si sono scusati. Hanno parlato di "ingenuità": dicono che sono nuovi nella blogosfera e non sapevano che non si potesse fare. Ignorano completamente il diritto d'autore, e pretendono di pubblicare libri. Andiamo bene... :-D

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  9. Non riesco a trovare la guida di cui parli sul loro sito, per caso dopo essere stati beccati clamorosamente l'hanno eliminata? Non li nomino volutamente, per non dargli visibilità tramite i motori di ricerca. Tié!

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    1. Così hanno scritto nella mail che mi hanno mandato stamattina, ma l'ultima volta che ho guardato c'era ancora.

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  10. Oggi molti si improvvisano senza approfondire e studiare, si sa troppa fatica, copiare è più facile, però una casa editrice che non ha idea del diritto di autore è pericolosa...

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    1. Esatto. Ma le professioni non si inventano dal nulla...

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  11. Scherzi, non conosci la Sacra Sinossi? ;) Che tristezza, dico io, ma ci credo che voi coinvolti vi siate incazzati parecchio. Per dire una banalità, di sicuro hanno scelto di copiare roba buona. :)

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    1. In un contesto in cui è difficile trovare lavoro, inventarsi una professione va bene. Però, bisognerebbe almeno avere le competenze per poterlo fare... :)

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  12. Sto seguendo questa vicenda da diversi blog. Non ho parole. Sa dell'incredibile!

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  13. Bellissimo blog..ti seguo ;)
    In quanto a quello che ho appena letto..non pensavo esistessero queste cose..assurdo!

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    1. Ciao, benvenuta. Certe cose non dovrebbero esistere, però purtroppo accadono. Spesso, a quanto ne so.

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  14. Ciao Chiara,
    post molto interessante. Mi permetto di aggiungere una voce ulteriore alla casistica: l'artista della copiatura. Non particolarmente bravo a scrivere, ma di grande creatività nel copiare. Quello che ad esempio prende il pezzo dedicato a Ligabue: sostituendo determinati elementi come luoghi, titoli di canzone ecc., sforna il pezzo dedicato al cantante locale. "Eh hai visto, il mio articolo ha avuto un grande successo, mi hanno detto tutti bravo". Poi vai a leggere, nel testo trovi parole e frasi complesse e ti viene da ridere: questa persona non è che non le usa nel suo linguaggio comune, non sa proprio cosa significhino.

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    1. Ciao, benvenuto! :-)
      Mi hai fatto venire in mente una nota professionista con cui ho lavorato: le slide dei suoi corsi erano scaricate da internet (quindi rubate ai colleghi) e poi adeguatamente rielaborate...

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    2. già l'adeguatamente rielaborate è un qualcosa di più della copiatura :D

      Io dico proprio così

      ORIGINALE: Chiara Solerio, nota blogger ligure, prende la sua tazza di caffè e si siede in poltrona, aspettando l'ispirazione per il prossimo pezzo. Il suo cellulare inizia a suonare.

      COPIA: Tizio Sempronio, noto blogger di Canicattì, prende la sua tazza di caffè e si siede in poltrona, aspettando l'ispirazione per il prossimo pezzo. Il suo cellulare inizia a suonare.

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    3. Credo che tornerò presto a parlare di idee riciclate.
      Forse la settimana prossima, forse tra due o tre, ma lo farò. :)

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  15. Uhm, ti consiglio di etichettare tutte le pagine del blog con una Licenza Creative Commons, ce ne sono 6 livelli... Considera che nel momento in cui pubblichi qualcosa di tuo, acquisisci dei diritti sugli stessi (confronta il blog di Simone Aliprandi, avvocato specializzato in diritti d'autore), senza mettere di mezzo la SIAE come crede qualcuno...

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    1. Grazie mille. Andrò a dare un'occhiata. Sì, sapevo anch'io questa cosa.:)

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  16. Due anni fa un sito bello grosso copiò un mio post. Chiesi di rimuoverlo in modo educato e mi presi anche gli insulti..bah!

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    1. Per curiosità: come avevano giustificato il proprio gesto? :-)
      Questi hanno parlato di "ingenuità"... (assurdo!)

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  17. E per fortuna che si tratta di una casa editrice... ma dimmi te che roba! :D

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    1. Esatto! Certe cose uno se le può aspettare da un ragazzino senza esperienza, non da gente che si presenta come professionista. :)

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