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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Conversando con Marina Guarneri - di musica e di scrittura

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Comunque vada panta rei, and singing in the rain. (Francesco Gabbani) Ricorda di disobbedire; ricorda che è vietato morire. (Ermal Meta) Io e la mia beta-reader, Marina Guarneri , ci conosciamo ormai da un paio d’anni. Anche se non ci siamo mai incontrate di persona, tra noi è nata una bella amicizia, che si concretizza ogni giorno in lunghissime conversazioni su Whatsapp. Recentemente abbiamo avuto un confronto sull’ultima edizione del Festival di Sanremo e sulle canzoni vincitrici. Da lì siamo passate a riflettere sul mondo dell’editoria e della discografia, nonché sulla nostra personale vocazione letteraria.  È scaturita una discussione molto interessante, proseguita oggi telefonicamente, che ci ha viste, su alcuni argomenti, stranamente in disaccordo.  Ho quindi deciso di ripercorrere punto per punto questo dialogo, e di condividere con voi le mie riflessioni. Scusatemi se salterò di palo in frasca: non è facile mettere insieme tutti i temi affrontati, perc

Guest-post - L'empatia del blogger letterario

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“A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria” (terzo principio della dinamica) Oggi è mio ospite Mattia Loroni, alias Mattia L., che propone una riflessione sull’importanza dell’empatia che un blogger (specialmente se anche scrittore, e quindi abituato a immedesimarsi con i propri personaggi) deve nutrire nei confronti dei lettori. L’educazione e il rispetto sono fondamentali anche nel mondo virtuale, ma spesso molti si dimenticano che dall’altra parte dello schermo c’è una persona e non una sorta di ologramma, e si sentono in diritto di sfogare verbalmente tutte le proprie frustrazioni. Vi siete mai imbattuti in personaggi del genere ? Raccontate le vostre esperienze. E ditemi: condividete il pensiero di Mattia ?

#imieiprimipensieri - sui vostri primi pensieri

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La vera comprensione è quella che va al di là della ragione  e che si fonda sull'istinto, sul cuore.  Tiziano Terzani L’iniziativa “I miei primi pensieri” ha ottenuto un successo di gran lunga maggiore rispetto al previsto: alcuni dei blogger che hanno partecipato al gioco non sono nemmeno miei lettori abituali. Ogni contributo è stato significativo perché strettamente personale, specialmente quando allineato alle esigenze espressive dello scrivente e non ai possibili preconcetti del lettore. Ciò nonostante, in questo panorama di forte unicità, ho riscontrato alcune tendenze comuni: oggi desidero analizzarle, seppur in modo sommario, per far sì che questo esercizio “a puntate” possa portare a ciascuno di noi un beneficio creativo tangibile. Per coerenza con l’obiettivo dell’iniziativa e con l’hashtag che distingue i “primi pensieri” dai post più tradizionali (e revisionati), avrei voluto rispettare in toto le regole. In questa fase di analisi, ritengo però importa

Cartoline dai miei personaggi

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L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso. (Anne Carson) Qualche giorno fa, Silvia Algerino ha pubblicato il post 5 Cartoline dai miei personaggi , una sorta di spin-off del suo romanzo. L’idea mi è piaciuta moltissimo, così ho subito pensato a come personalizzarla. Considerando che il mio romanzo è ancora in corso d’opera, collocare il messaggio di protagonisti e comprimari dopo la parola fine mi sembrerebbe precipitoso. Inoltre, non voglio fare spoiler. Perché, quindi, non supporre che i ragazzi mi abbiano scritto proprio mentre si trovavano nel pieno delle loro peripezie? Dopo tutto, la trama dura circa quindici anni (sedici, se come probabile inserirò un epilogo): è inevitabile che, in un lasso di tempo così ampio, ci siano numerosi spostamenti. Alcuni viaggi sono in parte raccontati o mostrati. Altri, entrano nella storia soltanto di straforo. Uno, addirittura, si svolge prima dell’inizio della storia e potrebbe diventare un preque