Scrittura e astrologia - i segni di fuoco


Accendi un sogno e lascialo bruciare in te.
(William Shakespeare)

Dopo il successo dell’introduzione e della puntata dedicata ai Segni d’Aria, torna la rubrica astrologica. Innanzi tutto voglio ringraziarvi per l’interesse dimostrato. Temevo che vi limitaste a leggere profilo del vostro segno per poi dileguarvi, ma ciò per fortuna non è accaduto. Inoltre, persino chi non conosce o non crede in questa disciplina ha mostrato curiosità. Ciò significa che molti di voi hanno trovato interessante la mia esposizione: con tali presupposti sono molto felice di proporre un nuovo appuntamento.
Oggi ci occupiamo di: Ariete, Leone e Sagittario.
Caratterizzati da un temperamento impulsivo e vivace, i segni di fuoco acquistano dal proprio elemento dominante un’energia vitale dirompente, ma la declinano in modo diverso a seconda dei loro pianeti governatori. Tradizionalmente si pensa all’Ariete come irruente e testardo, al Leone come un individuo che ama primeggiare e al Sagittario come un socievole viaggiatore. Ma di cosa, secondo gli astrologi, hanno davvero bisogno questi singolari personaggi?

ARIETE
L’Ariete ha bisogno di nemici, e chi meglio di Alessandro Cassano, proprietario del blog Obbrobrio, può esemplificare questa affermazione? Lui non ha peli sulla lingua quando si tratta di demolire le pretese megalomani di certi autori auto-pubblicati che ignorano le basi della grammatica. Per difendere la causa della buona scrittura, ha incassato a testa alta insulti e minacce. Ciò non dovrebbe sorprendere: sapete quale pianeta ha il domicilio in Ariete? Indovinate un po’…
È Marte, il dio della guerra, a rendere l’Ariete una sorta di caterpillar. Il coraggio del segno trae origine da una diffidenza di fondo, perché l’individuo teme che gli altri possano danneggiarlo e si difende con l’aggressività.  Se ne frega di chi abbia ragione e chi torto perché chiunque rappresenti una minaccia per la sua ambizione deve essere abbattuto. A volte l’Ariete nemmeno si accontenta di essere il primo: se avere secondi e terzi fra i piedi lo fa sentire minacciato, punta all’unicità. Avete presente il concetto di maschio alfa? Ecco! Spesso il soggetto ambisce a questo ruolo, e non è un caso che la competitività finalizzata all’annientamento del rivale si presenti prevalentemente nel tema natale di arieti uomini o donne stronze.
Il secondo governatore del segno è il Sole, che lo rende un po’ più luminoso e socievole, ma anche dannatamente incostante. Come forse già sapete i nati dell’Ariete sono venuti alla luce fra la fine di marzo e il 20 di aprile: il sole in quel periodo va e viene in modo imprevedibile, ed essendo in esaltazione esprime le proprie energie all’ennesima potenza sia nel bene sia nel male. A livello simbolico quindi il sole arietino è una palla di fuoco che viaggia nell’iperspazio arrostendo tutto ciò che incontra, per poi spegnersi all’improvviso in un momento di sconforto. È il principio incontrastabile dell’Io che vuole affermare se stesso, costi quel che costi, finché non viene raffreddato da uno scroscio di pioggia battente o una folata di aria gelida. In tal caso si rintana dietro una nuvola aspettando il momento propizio per tornare fuori.
E Plutone? Riesce a blandire un po’ la potenza degli altri due astri? Certo che no! Al contrario, mette il carico da novanta. Anche il dio degli inferi è esaltato in Ariete e rappresenta la pulsione primaria, il bisogno atavico dell’affermazione di sé, l’ambizione nuda e cruda, oltre alla tendenza a scavare nel male per comprenderlo fino in fondo e, magari, esorcizzarlo, come ha fatto Charles Baudelaire in “Les fleurs du mal”.
Proprio a causa dell’attenzione di questo segno nei confronti della malvagità umana, quando in un romanzo scritto da un Ariete c’è un “cattivo” non si tratta mai di un pivellino da quattro soldi, e anche i buoni hanno spesso un lato oscuro. Harry Hole, poliziotto protagonista di numerosi gialli di Jo Nesbo, ha un conto in sospeso con l’alcool e non esista a sporcarsi le mani, se lo ritiene necessario. Inoltre, nel corso di quattro o cinque romanzi, ha lasciato sul campo diverse parti del corpo: i mostri con cui si scontra non badano a spese quando si tratta di ferire o mutilare, anche con il rischio di diventare un po’ splatter.
Donato Carrisi, considerato dai critici l’erede italiano di Nesbo, presenta nei suoi romanzi una bella collezione di esseri immorali.  Marcus, protagonista de “Il tribunale delle anime” e “il cacciatore del buio” ha alle spalle un passato da far invidia ad Hannibal Lecter. Invece Mila Vasquez, che compare ne “Il suggeritore” e “L’ipotesi del male” (il male! Di nuovo!), ha un grande difetto figlio di alcune violenze subite nell’infanzia: la mancanza di empatia. Tale caratteristica, seppur limiti i suoi rapporti umani, le permette di lavorare con freddezza e competenza per trovare persone scomparse.
Ma c’è di più: Carrisi definisce più volte la propria protagonista come androgina.
I tre pianeti che dominano l’Ariete sono definiti “la triade dell’energia maschile”, pertanto predispongono il soggetto più all’azione che al sentimento, più alla pratica che all’estetica. Spesso le donne del segno (se non ci sono diverse indicazioni nel tema natale) hanno un piglio piuttosto mascolino, si curano poco di minigonne e tacchi alti, preferiscono una corsa in campagna che un giro per negozi. Non amano fare le vamp ma vogliono essere comode. Talvolta scelgono lavori che la società ritiene più adatti a un uomo. Un esempio? Alda Merini: anche se scrive poesie meravigliose, non è certo un esempio di femminilità.
La nostra Tenar non ha mai avuto paura di sporcarsi con il fango in uno scavo archeologico, proprio come la protagonista di un suo romanzo inedito che ho avuto l’onore di leggere in anteprima. Alisea mi ha ricordato molto Mila Vasquez: è una donna minuta che veste sportivo, apprezza una birra fresca e ha scelto una professione anticonvenzionale. Sebbene le amiche la esortino a sistemarsi con il compagno benestante, se ne frega di un sistema che la vorrebbe ai fornelli e maneggia ossa umane con la stessa naturalezza con cui le altre donne adoperano rossetti e mascara. Quando l’energia femminile emerge sotto forma di sentimenti (questo vale soprattutto per Mila, ma anche per Alisea) è così spiazzante da generare un conflitto interiore. Il più grande timore di queste signore figlie di autori arieti? Perdere la propria autonomia.
Nel conflitto tra maschile e femminile c’è anche chi sceglie la neutralità, come il blogger  Celeste Sidoti: l’io arietino che sa affermare se stesso senza condizioni si esprime in lui all’ennesima potenza. Il nostro antropologo ha infatti deciso di essere se stesso a prescindere dalle aspettative della società. Il suo ascendente Gemelli rende il fuoco un po’ più tenue e dona ai suoi post un’ariosità intellettuale: lui è post-moderno, Emile Zola è moderno, ma l’atteggiamento naturista non cambia.
Dulcis in fundo, Massimiliano Riccardi. Non lo conosco ancora bene, ma ieri mi ha scritto la sua data di nascita e ho curiosato un po’ fra i suoi pianeti. Pur non avendo a disposizione l’ora per verificare l’ascendente, penso che dietro il suo aspetto da bodyguard si nasconda un cuore d’oro.  In lui infatti la rudezza dell’Ariete è attenuata da una congiunzione fra luna e mercurio in pesci, in trigono a un bellissimo nettuno in scorpione: la sua sensibilità è molto spiccata, seppur nascosta. Mi aspetto quindi una scrittura energica ma fortemente emotiva, propensa a scavare in profondità. Non mi sorprenderei inoltre se, oltre a scrivere, suonasse la chitarra o qualche altro strumento musicale…

LEONE
“Il Leone ha bisogno di sudditi”, dicono gli astrologi. Anche lui infatti desidera essere il primo, non per essere temuto come l’Ariete, ma per essere adorato.
Il segno è governato da un solo astro, ma molto importante. Si tratta infatti della stella più luminosa del firmamento: il Sole, che nel pieno dell’estate è al massimo del suo splendore. Il Leone gli somiglia, perché ha un’elevata energia vitale, è caloroso, pieno di luce e percepibile anche quando non si vede.
Tendenzialmente le persone di questo segno hanno le idee piuttosto chiare su ciò che desiderano dalla vita e tendono a portare avanti gli obiettivi con grande determinazione. Sono inoltre molto competitive. Morale della storia? Spesso riescono nell’intento di lasciarsi gli altri alle spalle. Per esempio, se vi domando qual è la più celebre autrice sudamericana, cosa rispondete? Probabilmente Isabel Allende. E non è l’unica donna Leone “cazzuta”: Emily Bronte è stata fra le prime signore a diventare famosa con un romanzo ed Elsa Morante è considerata dai critici la più importante autrice del dopoguerra italiano.
Talvolta il Leone riesce ad essere un pioniere anche quando non lo desidera: Stig Larsson, con il suo “Uomini che odiano le donne” pubblicato postumo, ha fatto da cavallo di Troia per la diffusione del thriller scandinavo in Italia. E Primo Levi è stato fra i primi, grazie a “Se questo è un uomo” e “la tregua”, a portare una vivida testimonianza di ciò che accadeva nei lager nazisti.
Conosco soltanto due blogger del Leone. La pagina web di Miki Moz subito colpisce per l’atteggiamento solare con cui l’ “eterno dodicenne” accoglie il lettore. Michele Scarparo con il suo blog-tour si è dimostrato un leader perfetto: ha lanciato l’idea, e noi tutti dietro.
Cos’hanno in comune questi due blogger?
Innanzi tutto, entrambi aggiornano frequentemente e rispettano, salvo contrattempi, il calendario editoriale che hanno stabilito, in quanto l’affidabilità è una delle caratteristiche proprie del Leone. I loro post non sono eccessivamente lunghi e corposi: i segni di fuoco tendono a essere sbrigativi e non amano i giri di parole, prediligendo un linguaggio asciutto. I due “Micheli” inoltre sanno mettere a proprio agio i follower con un modo di fare cordiale, grazie al quale riescono a fidelizzare i suddi…ehm… lettori!

SAGITTARIO
Il Sagittario ha bisogno di discepoli, e questo purtroppo lo so molto bene: a mio marito (che in questo segno ha anche Mercurio, la parola) dico sempre che lui non dà consigli ma impartisce lezioni.  
Spiegoni a parte, mi trovo molto in sintonia con il segno che ospita sia il mio ascendente sia due pianeti del mio tema natale: la seconda vocazione della mia scrittura, quella spirituale, arriva proprio da lì.
Nettuno porta ai nativi del Sagittario un gran desiderio di espandere le proprie conoscenze e di andare oltre le regole, oltre i confini, oltre la contingenza, oltre il ragionamento razionale e oltre qualunque barriera visibile e invisibile. Questo pianeta stimola la creatività e dona all’individuo il desiderio di viaggiare, non importa se fisicamente, con la propria fantasia, o in entrambi i modi.
La sensibilità nettuniana, unita all’ ottimismo di Giove, rende il soggetto fiducioso al limite della spavalderia. È dal padre degli dei che arriva l’atteggiamento un po’ saccente di cui parlavo poco fa. Questo pianeta crede così tanto in se stesso che pensa di avere la verità in tasca. Verità filosofica, però, perché con le questioni pratiche il Sagittario si perde in un bicchier d’acqua. Spesso è un ritardatario cronico e vive piuttosto alla leggera: chissenefrega se è saltata l’elettricità, fuori c’è il sole…
Quando ho letto il nome del blog di Barbara Businaro, Webnauta, ho pensato che lei incarnasse molto bene lo spirito del Sagittario. Con la sua paginetta vuole esplorare terre lontane, seppur virtualmente. Inoltre nel titolo si fa riferimento a un “oceano di parole”:  non dimenticate che Nettuno è il dio del mare e molti dei nati sotto la sua influenza navigano davvero.
Andrea Cabassi scrive romanzi di fantascienza: quale genere è più “sagittariano” di questo? Non mi sorprenderei se le sue storie avessero anche una morale profonda.
Lo strumento con cui Sandra Faé e Giulia Mancini consentono al lettore di evadere dalla realtà è l’amore. Il Sagittario infatti attribuisce grande importanza ai sentimenti, mezzo privilegiato per espandere i propri orizzonti. “Va dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro, ha secondo me un titolo che ben incarna la filosofia del segno. Questa frase, chiudendo il romanzo e sintetizzandone il messaggio, è una vera e propria esortazione a seguire la propria libertà interiore senza farsi vincolare dalla routine e dalla contingenza.
Se il Sagittario desidera evadere dalla routine, perché Silvia Algerino nell’opera in stesura parla della propria terra? Ve lo spiego subito: colui che si vuole far viaggiare grazie alla trama e alle ambientazioni è il lettore, perché allo scrittore basta la propria fantasia. Le montagne piemontesi sono  vicino a noi fisicamente, ma non tutti ne conoscono la storia, le caratteristiche e le dinamiche sociali. L’autrice quindi ci trascina fuori dalle nostre province selvagge per insegnarci qualcosa di nuovo e, magari, farci divertire un po’. Allo stesso modo Jane Austen, pur essendo vissuta ai tempi delle guerre napoleoniche, ha scelto di raccontare l’amore e la vita quotidiana nelle campagne. Dalla consapevolezza che di male nel mondo ce n’è già abbastanza, nasce l’intento di focalizzarsi su un universo privato. Un universo come quello delle quattro sorelle March: Louise May Alcott, in “Piccole donne”, relega la guerra a uno sfondo lontano, che influisce sulle vite delle protagoniste solo per la carenza di viveri e l’assenza del padre. L’intento pedagogico di quest’opera e di quelle che l’hanno seguita è piuttosto visibile. Diversi scrittori Sagittario si sentono infatti chiamati alla missione di educare i giovani: fra loro, Pennac e Collodi.
Come accennavo prima, un’altra caratteristica del Sagittario è l’attenzione per la spiritualità. Kahlil Gibran è cristiano, ma le sue opere propongono una visione della vita che trascende ogni confessione religiosa. Il suo messaggio raggiunge quindi milioni di persone: credo sia uno degli autori più citati in assoluto. La fede incrollabile del segno può però anche portare a uno scollamento dalla realtà. Lo sa bene Emily Dickinson, visto che il suo fanatismo religioso le ha causato gravi disagi psichici…

Per concludere avrei voluto parlare di altri due autori, ma il post è già abbastanza impegnativo di suo.  Rimando quindi la questione ai commenti ponendovi questa domanda: cos’hanno di Sagittario i personaggi di Flaubert e Mark Twain

Prossimo appuntamento, l’ultimo giovedì di maggio con i segni d’acqua. Se c’è qualche Cancro, Scorpione e Pesci fra i lettori si palesi: finora ne ho trovati pochissimi!

Commenti

  1. In quanto leone ascendente scorpione, ho bisogno sia di sudditi che di discepoli. Ergo: io sono un re-sacerdote. Non avete scampo: all your base are belong to me. :)

    Per il resto non ho nulla da aggiungere: sul lavoro conoscono sia le mie doti di organizzatore che gli spiegoni. Non ho nulla da aggiungere perché ogni cosa che dico potrebbe essere usata contro di me: nel dubbio... :P

    PS: gran bel post! :)

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    1. Veramente quello che vuole i discepoli è il sagittario. Lo scorpione tende a stare più sulle sue, ne parlerò la prossima volta. :)
      L'indagine è stata semplice perché non avevo molti dettagli a disposizione ma sono contenta ti sia piaciuta, anche perché la stesura mi ha dato tanti problemi tecnici...

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    2. perché scrivo in fretta, e scrivo str....te. Naturalmente, sono leone ascendente sagittario!

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  2. Che poi, la cosa particolare è che entrambi noi leoncini ci chiamiamo con lo stesso nome; nome biblico collegato al punto cardinale sud e all'elemento fuoco, lo stesso che determina il segno.
    Siamo Leoni pieni XD
    Grazie per le belle parole e per il bellissimo e infuocato post; un sacco di spunti interessanti.
    I personaggi di Twain spesso sono avventurosi... ma per ritrovarsi o ritrovare radici/origini, forse è questa la caratteristica del sagittario.

    Moz-

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    1. Infatti se non sbaglio l'arcangelo Michele ha la spada infuocata. :)
      Contenta che il post ti sia piaciuto. Su Twain hai preso abbastanza ma andrò nel dettaglio quando anche gli altri avranno commentato. :)

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    2. Perfetto, Miss Solerio... allora attendo :)

      Moz-

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  3. Porca paletta... mi hai letto la vita, purtroppo mi sono riconosciuto anche negli aspetti meno lusinghieri. Queste caratteristiche "turbolente" mi hanno guidato per tutta la vita, molte soddisfazioni ma ho anche pagato duramente gli effetti di scelte sbagliate. Grazie per le belle parole che hai usato nei miei confronti, peccato che tu non abbia avuto occasione di leggere il mio romanzo, ti saresti fatta un applauso da sola per l'acutezza della tua analisi nel descrivere la scrittura degli Ariete.
    Piccola nota, ho fatto leggere il post a mia moglie, dopo aver rimuginato sulla tua descrizione delle caratteristiche del segno, mi ha guardato sorniona e ha detto:
    << bello, davvero bello, ora puoi finalmente prendere atto che quando ti dico che sei una testa di cazzo non è solo una mia sensazione, gli astri parlano chiaro.>>
    Il mio scroscio di pioggia battente, la mia folata di aria gelida, ha colpito ancora.
    Scherzi a parte, post interessantissimo, come tutte le cose che non conosco o conosco poco mi ha incuriosito parecchio. Brava, bravissima, lo studio che c'è dietro ogni singola riga e la difficoltà dell'argomento, si percepiscono benissimo.
    Gran bell'articolo.

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    1. L'astrologia non è facile, ma è molto affascinante.
      Leggerò molto volentieri il tuo romanzo: sono sicura che ci troverò anche tanta "acqua", portata dai pianeti che ho menzionato nel post.
      Quanto a tua moglie, ha tutta la mia stima! :-D

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    2. Grazie Chiara. in merito a mia moglie... ho imparato prima a stimarla e poi ad amarla. Io sono una locomotiva che và a 300 all'ora, lei in casa è il capostazione. Bisogna saper riconoscere i propri limiti.

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    3. Non so perché me la immagino in un segno di terra! :-D

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  4. Il mio scetticismo resta e anzi diventa sempre più forte. Marte è solo un pianeta come tanti, con la guerra e l'aggressività non ha nulla a che vedere. È l'uomo che ha chiamato quel pianeta con il nome del dio della guerra.
    Quindi come si collegano queste caratteristiche dell'ariete (e dei vari segni) con i pianeti? Non ci può essere un legame simbolico, perché i simboli li ha inventati l'uomo, non la natura.
    Non è molto diversa dall'astrologia predittiva, alla fine, perché anche quella parla di pianeti e congiunzioni.

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    1. Uhh, ma che male c'è se ogni tanto ci abbandoniamo alla verità di cose che non sappiamo spiegarci! :)

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    2. L'avevo già spiegato l'altra volta ma lo ribadisco: un pianeta (Marte) non assume caratteristiche dal nome che ha, ma è il contrario. Chi a suo tempo studiava le energie scelse un nome evocativo e simbolico. L'avessero chiamato Hitler sarebbe stata la stessa cosa.
      Anche l'astrologia evolutiva, come quella predittiva, studia gli aspetti (come la congiunzione) ma con un atteggiamento e con orbite di tolleranza diverse.
      Rispetto la tua posizione, credimi. Ognuno è libero di pensarla come vuole e mi rendo conto che questa disciplina è piuttosto ambigua. Mi domando solo perché continui a seguire questi post se proprio non ti piacciono! :-D

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    3. Ma certo Marina, è anche bello e divertente chiacchierare di improbabile e di inverosimile. Senza questo piacere Shakespeare avrebbe probabilmente fatto il contabile.
      Tanto per cazzeggiare un po', possiamo dire che il razionalismo e la ragione hanno dei limiti, analizzano solo ciò che è sensibile e percepibile. Misurabile. Probabilmente l'evoluzione umana c'è stata ed è in divenire perché non ci basiamo solo su ciò che conosciamo ma anche sulla volontà, l'uomo non è solo materia ma è anche morale. La morale è la ricerca del perfettibile, la ricerca del perfettibile tende a imitare la natura cercando di renderla migliore, la natura tradotta e trasposta dall'immaginazione umana si chiama arte. L'arte di per se stessa non è misurabile. Alla fine, probabilmente, conta non chi ha le risposte ma chi si pone le domande. I simboli sono la punteggiatura del discorso che verte sul chi siamo e sul perché esistiamo. C'è chi li chiama Astri, chi li chiama Dio, chi li chiama Peppino, poi c'è chi si astiene dal chiamarli perché dubita ma non si pone il problema di negarne l'esistenza. Questi ultimi sono i miei preferiti ammettono l'esistenza dell'inconoscibile, che esiste qualcosa di non verificabile razionalmente, ma si astengono dal giudizio.
      Ok, vado a prendere le solite goccine.

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    4. Il fatto è che certe cose sono state spiegate. Per lo meno, ci si è provato, ma la gente non ci crede comunque. :-D
      La morale è fondamentale: in tutti i post astrologici ho scritto che gli astri danno delle influenze energetiche che sono pura potenzialità. Poi è l'essere umano a declinare questi impulsi sulla base del libero arbitrio.

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    5. Spezzo una lancia in favore di Daniele: "non credo" è diverso da "non mi piace". Nemmeno io credo nell'astrologia, tuttavia ho altri motivi per leggere questi post: sono ben scritti e descrivono meccaniche ricche di fascino, che poi sono gli stessi motivi per cui leggo romanzi fantasy!

      @Marina: l'importante è non scegliere il momento sbagliato per abbandonarcisi ;-)

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    6. @Andrea: Capisco che una persona possa non credere all'astrologia perché purtroppo il significato di tale disciplina è stato nel corso degli anni travisato per colpa di alcuni presunti astrologi che hanno fatto pervenire un messaggio sbagliato. Ritengo però poco carino paragonarla al fantasy: ci sono persone (per lo più laureate in fisica o in ingegneria, sai?) che hanno dedicato anni allo studio di questa energia. Penso quindi che il loro lavoro meriti rispetto, e che ci voglia a volte l'umiltà di considerare la possibilità di compiere errori di valutazione. Io stessa, che da anni mi dedico a queste cose, ho trovato più volte riscontri interessanti nella realtà.

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    7. Non ho capito la storia del pianeta e del nome :)
      Se associ Marte alla guerra, fai del simbolismo. E non è più scienza.
      Ho voluto commentare perché tu stessa avevi definito l'astrologia una scienza, ma finora non ho visto nulla di scientifico. :)

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    8. In base a ciò che è stato spiegato, io posso capire, e credere, a spiegazioni scientifiche e a fatti comprovati. Ma le influenze energetiche dei pianeti al momento della nascita non sono provate da nulla, quindi non ci credo. Altrimenti dovrei credere anche alle divinità.
      Inoltre, se davvero i pianeti avessero energie che influenzano, questa influenza sarebbe continua e non limitata alla nostra nascita. E, ovviamente, non sarebbe limitata solo alla specie umana, ma come minimo a tutte le altre specie animali.
      Qual è la posizione dell'astrologia in merito?

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    9. Rispondo a entrambi i commenti in una botta. :-)

      Per quel che riguarda il nome dei pianeti, gli antichi erano grandi studiosi di astrologia, studiavano gli influssi e li utilizzavano, per esempio, nel pianificare le proprie coltivazioni. Lo stesso Dante, nonostante la vocazione Cristiana, era molto vicino a questa disciplina. Anche se Galileo è stato il primo a osservare il pianeta, fin dall'epoca grecoromana era associato al Dio della Guerra per il suo colore rosso e per le energie che muoveva. Si tratta di simbolismo? Forse. Ciò non toglie che gli influssi del pianeta erano già stati osservati. Persino Aristotele ne parlava.

      Per quel che riguarda l'influenza continua e non limitata alla nascita, certo che è così. Gli astrologi predittivi fanno gli oroscopi proprio osservando i movimenti degli astri, mentre quelli evolutivi credono soltanto agli oroscopi personalizzati, che non guardano il futuro ma parlano delle energie che la persona riceve in relazione al tema natale individuale, che rappresenta la "base caratteriale" di un individuo. Quindi questo tipo di influenza dura un po' tutta la vita, sebbene non determini nulla, perché il libero arbitrio ha un ruolo fondamentale.

      Per quel che riguarda le altre specie animali, confesso di non essere informata. Però mi documenterò e ti farò sapere. :)

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    10. @Massimiliano, se tu non ci fossi, bisognerebbe inventarti! *__*

      @Andrea, mica qua crediamo ai santoni! :)

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    11. @Chiara: non intendevo paragonarla al fantasy, semplicemente - per me che non ci crede - ha un fascino che posso associare a quello che provo per la narrativa fantastica.

      @Marina: ci sono anche i santini da tenere d'occhio! ;-)

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    12. Dai, se si è sempre d'accordo dov'è il divertimento? ;-)

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  5. E se ve lo dice Chiara Solerio leggendo gli astri potete crederci: il mio TEMA NATALE è Marina Guarneri perfettamente descritta dalle stelle! :)

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    1. Domani ti rispondo con calma all'email.
      Mandami i dati di tuo marito se vuoi! :-D

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    2. Forse sei tu che influenzi gli astri e non il contrario :D

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  6. Della tua descrizione dell'Ariete mi riconosco solo sul preferire la pratica all'estetica e sul difendere la propria autonomia. Per il resto non so... Di certo non sono incostante, anzi (una delle citazioni in cui mi riconosco di più è "poche idee, ma in compenso fisse" di De André) e non sento la necessità di nemici, anzi, mio marito mi giudica una vigliaccona per la mia tendenza a fuggire gli scontri.
    Sono anche un po' preoccupata per gli autori che citi: il comparto poeti non è che brilli per equilibrio interiore (per quanto abbiano scritto poesie splendide, non vorrei né la vita della Merini né quella di Baudelaire)!
    Nonostante queste perplessità, il tuo post è interessante come sempre e si vede che c'è dello studio dietro.

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    1. Per curiosità dopo aver letto il tuo commento sono andata a vedere la carta del cielo del 12 aprile 1980, seppur con un democratico "ore 12" e un generico "Novara: ora capisco perché non ti rivedi nel profilo dell'ariete!
      Non solo hai un unico astro (il sole) nel segno, ma anche l'elemento fuoco è deboluccio. Se non c'è l'ascendente (che non ho potuto verificare perché mi serviva l'ora di nascita precisa) hai solo un Nettuno in sagittario e Marte in Leone (come me: del resto il pianeta impiega circa un anno e mezzo a fare il giro dello zodiaco...). Per il resto, "fai acqua da tutti le parti". :-D
      Scherzi a parte, hai una bellissima compresenza fra Mercurio e la Luna nel segno dei pesci, aspetto che potrebbe essere anche una congiunzione (senza l'ora precisa non posso dirlo): in tal caso, intelligenza e sensibilità andrebbero a braccetto. La posizione di questi due pianeti, spiega comunque sia la tua passione per la storia sia la tendenza a "scavare", sia fisicamente sia nella psiche dei personaggi. La vicinanza di questi due astri giustifica le idee fisse che tendi ad avere: la luna ci parla delle nostre "ossessioni" (in senso buono) e va a picchiare su Mercurio che governa il pensiero. Secondo me, potrebbero cadere in quarta, sesta o decima casa, oppure creare aspetto con il medio cielo: se hai ancora una copia del tuo tema natale da qualche parte vai a vedere. ;)
      Urano in quadrato a Marte rende un po' pasticcioni, mentre trigono a Mercurio dona una mentalità piuttosto anticonvenzionale, espressa più nel privato che nel pubblico perché Giove e Saturno in Vergine donano morigeratezza e, forse, quella punta di vigliaccheria di cui parla tuo marito (si può che tieni a bada l'istinto per non avere casini?). Comunque è un po' tutta la nostra generazione (Plutone in bilancia) ad essere poco aggressiva...
      Venere in gemelli, invece, mi parla di una profonda ricerca di affinità intellettuale nella vita sentimentale: se non c'è quella, anche l'attrazione fisica (il fuoco dell'ariete) scompare.
      Scusami se mi sono permessa: non sei tenuta a rispondere, ma se vuoi mi fa piacere. Si tratta comunque di un'analisi superficiale, che ho fatto per gioco. :-)
      Quanto a Baudelaire e alla Merini, so che soffrivano entrambi di disturbo bipolare. Non l'ho scritto nel post (anzi: l'ho tagliato) perché sarei andata troppo per le lunghe.

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    2. Ecco, adesso mi ci rivedo di più.
      In ogni caso sono nata alle 11 del mattino a Busto Arsizio (quindi sei andata abbastanza vicino), ascendente, mi dicono, cancro (no so che cosa voglia dire ascendente, in termini astrologici).
      PS: spero che il disturbo bipolare non sia così comune tra gli arieti, io comunque ne faccio volentieri a meno.

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    3. PPS: complimenti per l'analisi così accurata!

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    4. Se ti va ci do un'occhiata. Posso scriverti anche in mail se preferisci. L'ascendente è la cuspide (il punto di inizio) della prima casa, che riguarda la personalità. Il cancro è un segno molto pacifico. Domani guardo con calma e ti dico. :)

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  7. Bravissima Chiara! Complimenti per l'acutezza, l'accuratezza e il dettaglio analitico di questo post. Hai proprio colpito nel segno ...zodiacale :-) devo dire che mi sono riconosciuta molto soprattutto nel fatto che considero l'amore il mezzo privilegiato per espandere gli orizzonti e affermare la propria libertà. Ho avuto una piccola illuminazione sul pianeta Nettuno, ecco perché amo tanto il mare. Chissà perché tra i pianeti del mio segno io mi ricordavo sempre solo di Giove. Sul fatto che solitamente il sagittario impartisce lezioni ho pensato 'caspiterina è proprio vero!' Tendo a farlo. Sull'organizzazione e sulla concretezza non mi riconosco perché in realtà mi salvo con un ascendente pignolo e precisino che é il segno della vergine, pensa un po' come faccio a pugni con me stessa delle volte *_*

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    1. In effetti Sagittario e Vergine sono due segni in quadratura: non vanno proprio d'accordo fra loro perché premono in direzioni molto diverse. Non so di che anno sia tu, ma Nettuno è stato in Scorpione per circa dodici anni fra gli anni 60 e 70 (non riesco a trovare le date precise): questa posizione in un segno d'acqua, unita al tuo segno zodiacale nettuniano, potrebbe spiegare bene il tuo amore per il mare. :)

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  8. Lo strumento con cui Sandra Faé e Giulia Mancini consentono al lettore di evadere dalla realtà è l’amore. Il Sagittario infatti attribuisce grande importanza ai sentimenti, mezzo privilegiato per espandere i propri orizzonti.
    Sospirone, grazie Chiara, questa tua frase mi ha emozionata un sacco e la trovo molto vera, se il sagittario è il segno dei viaggi, e io sono al contrario molto stanziale, mi piace sì viaggiare ma alla fine amo anche le solite mete rassicuranti, evado molto con l'amore in ogni suo aspetto. Ottimo post, forse noi "focosi" ti abbiamo ispirato, tra i sagittari citerei Walt Disney. Grazie si cuore per questo post. Sandra

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    1. Al Sagittario piace viaggiare, ma non sempre riesce/vuole/può farlo, allora trova compromessi o surrogati dello spostamento fisico. Sono comunque molto contenta che il post ti sia piaciuto. :)

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  9. Cara Chiara, grazie alla tua analisi ora capisco tante sfumature di alcuni blogger che frequento abitualmente. Ma quando arriverà la puntata sul sottoscritto? Non ne posso più di attendere...
    Helgaldo

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    1. Sei Cancro, giusto?
      Allora alla fine di maggio (vorrei far girare un po' i post) ma se vuoi mandarmi i tuoi dati ti dico qualcosa in anteprima! :-D

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    2. Sì, Cancro. L'attesa è bella, e la curiosità monta; però a noi del Cancro ci mettono sempre in fondo...
      Helgaldo

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    3. In fondo ci sono i segni di terra! Però è proprio vero che i cancro sono dei piagnoni :-D

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  10. Il mio essere Sagittario ascendente Leone mi fa sentire un po' in mezzo.
    Del Leone credo di avere una dipendenza dal Sole, del Sagittario l'ottimismo di Giove. La mia parte leonina mi serve anche a sopravvivere ai Leoni che mi girano per casa, che non sanno cosa vogliono dalla vita, sono talmente competitivi...che di solito restano a competere da soli, vero!
    Il mio rapporto con l'oceano è di profondo rispetto. No ai gommoni sgangherati, si ai 46 piedi a vela. Però sono più un viaggiatore da strada.
    "...con le questioni pratiche il Sagittario si perde in un bicchier d’acqua. Spesso è un ritardatario cronico e vive piuttosto alla leggera..." qui non mi riconosco per niente. Sono ordinata maniacale. E per le questioni pratiche mi trovo pure a far da consulente (dovete spedire una raccomandata? problemi col condominio? venghino siori venghino...)

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    1. è probabile che tu abbia anche forti valori terra nel tema natale. Ho i tuoi dati: darò presto un'occhiata. Anche il Leone, di per sé, è piuttosto puntiglioso. :)

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    2. Confermo, su certe cose il Leone è più maniacale di me ;)
      Comunque, gran bel post, complimenti! Windows 10 non l'ha avuta vinta!

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  11. Siamo belli e fotomodelli :D (no, scherzo, a malapena sopporto me stesso!)
    "Sei un cavolo di alpha" è una frase ricorrente che mi rivolgono da tempo amici e partner, e anche se cercare nemici alla lontana mi sta esaurendo, posso sempre diventare nemico di quelli che hanno bisogno di nemici! Benvenuti nel Matrix. Plutone mi è molto simpatico (e infatti ho Plutone in scorpione, il mmmmaaale). Insomma non so manco io se crederci, ma non posso nascondere che mi diverte un mondo. Emily, Bronte e Dickinson, sono tra le mie preferite in assoluto.
    Complimenti, sono post molto lavorati e studiati.

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    1. Se non ricordo male, sei del 91. Oltre a plutone in scorpione, dovresti avere anche Urano, Nettuno e Plutone in Capricorno. Il tal caso questi pianeti (perché poi dipende dall'orbita) potrebbero disegnare un aspetto di quadratura sul tuo sole in ariete disegnando qualche conflitto e donandoti una mentalità anticonvenzionale, a tratti rivoluzionaria. Ma ne riparleremo! :)

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    2. Yes, Urano e Nettuno in Capricorno e Plutone in Scorpione (più un tal N Nodo in Capricorno, ma non so cosa significhi...)

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    3. I nodi lunari li conosco poco, hanno a che fare con l'astrologia Karmika. Mi sembra che il Nodo Sud parli del nostro bagaglio e quello Nord della nostra missione, però non ne so praticamente nulla. Molti astrologi della scuola evolutiva li considerano una forzatura...

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  12. Come dicevo in una precedente risposta, di solito leggo tutti i profili per vedere in quali segni trovo mie caratteristiche (soprattutto per fare l'antipatico :D ), ecco dunque il mio controresponso:

    - Ariete
    Non mi ci trovo quasi per niente, giusto qualcosa nella triade dell’energia maschile, al "predispongono il soggetto più all’azione che al sentimento" (PS: quando scrivi "più alla pratica che all’estetica" intendi "praticità"? altrimenti credo di non aver capito il senso della frase). Ottima l'immagine della palla di fuoco che viaggia nell’iperspazio! *__*

    - Leone
    Mi ritengo affidabile, per il resto... non sono io :D

    - Sagittario (che è il mio segno)
    Atteggiamento un po’ saccente --> No no, per nulla. Davvero. Guai! (Invece è vero, a volte mi scappa la maestrite!)
    Poi però non capisco che cosa intendi con "Verità filosofica".
    Con le questioni pratiche sono piuttosto a mio agio (ma non con quelle burocratiche, qui sì che vada in palla). Ritardatario cronico --> vero, ma riconoscere di avere un problema è il primo passo verso la soluzione :-)
    Vive piuttosto alla leggera --> di natura sì, ma ci pensano le responsabilità a mettermi in riga.
    Fantascienza: quale genere è più “sagittariano” di questo? --> Davvero dici che lo è?
    Morale profonda --> questo è insito nella fantascienza (in quella buona, per lo meno ;-) )
    Poi confermo tutto il resto per filo e per segno, esclusa l’attenzione per la spiritualità, a meno che si intenda "fare attenzione a evitarla" :-)

    Bene, nonostante continui a non credere nell'astrologia, hai azzeccato quasi tutto :D

    Grazie per il bel post, vedremo al prossimo appuntamento quanto mi riconosco nei segni d'acqua! ;-)

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    1. Come sai, il segno non basta per inquadrare la personalità di un individuo, però ho ancora qui il grafico del Tema Natale che ti avevo fatto a suo tempo. Avrei dovuto mandarti un'immagine completa, ma non sono ancora riuscita. Però questo disegnino mi può aiutare a entrare nel dettaglio. Dunque, vediamo un po'.

      Innanzi tutto, non vedo la differenza fra "essere saccenti" e "avere la maestrite". Tu hai anche Mercurio (parola, processi mentali ecc.) in Sagittario e questo preme molto sulla volontà di esprimere la tua opinione anche con un certo sarcasmo. Pur non mettendoti in cattedra platealmente (il pianeta è in V casa, il che ti porta a non volerti prendere troppo sul serio) usi l'ironia per criticare ciò che non ti piace, e il modo in cui ti poni nei confronti dell'astrologia lo dimostra: non esprimi il tuo dissenso con la stessa "durezza" di Daniele, ma hai sempre toni scherzosi.
      Per verità filosofica, volevo intendere che il Sagittario tende a esprimere le proprie opinioni su questioni di carattere filosofico, psicologico o morale. Spesso il soggetto si interroga molto su questioni quali il senso della vita o affini, e quanto arriva alla verità desidera condividerla con gli altri. Sulle questioni pratiche invece non è molto attento, perché le considera poco importanti. Questo per lo meno finché la vita non lo porta ad assumersi delle responsabilità: ovvio che se uno lavora, è sposato o ha figli non può fare troppo il figo anarchico.
      Lo scarso interesse per la spiritualità potrebbe derivare da una luna in toro che ti dà molta concretezza, una forte attenzione al tangibile. Tuttavia, la sua presenza in ottava casa ti porta, nonostante questo scetticismo, a incuriosirti molto sulle questione "mistiche": se così non fosse, non avresti nemmeno letto il mio post! :-D
      La fantascienza è un genere sagittariano perché porta a guardare "lontano". Nel tuo caso, l'interesse per il genere può essere legato alla presenza di Urano (pianeta che condiziona fra le altre cose il rapporto dell'individuo con il progresso e la tecnologia) in quinta casa, quella della creatività, oltre a una bellissima congiunzione fra il sole e nettuno che ti spinge a "evadere" dalla realtà, a voler immaginare e creare mondi lontani. Urano inoltre è in trigono al Medio Cielo (autorealizzazione, carriera): non per altro, fai l'ingegnere...

      Se vuoi sapere altro, sono qui! :-D

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    2. Saccenti --> ho fatto confusione: volevo dire con un po' di ironia che in effetti a volte pecco di "saccenza" quando faccio il "maestrina" :-)

      Verità filosofica --> Capito, e in effetti confermo l'analisi.

      Però - Dio me ne scampi - non faccio l'ingegnere :D

      Sono molto curioso di vedere l'immagine del Tema Natale!

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    3. Non so perché mi ricordavo che fossi ingegnere o comunque ti occupassi di cose scientifiche.
      Il grafico te lo mando in mail appena sono al PC, ma dubito capirai qualcosa... casomai poi ne parliamo.

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    4. P.s. ho riletto meglio la tua prima frase. Ero un po' distratta e non avevo colto l'ironia. :)

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  13. Prima di tutto: grazie e complimenti per il lavoro prezioso che hai fatto.
    Quanto a me, mi ritrovo moltissimo nel Sagittario e in tutto ciò che hai raccontato. So di non essere una vera viaggiatrice, ma ciò non vuol dire che non sia un mio desiderio. Forse sono più trattenuta da certe paure più o meno inconsce che da un disinteresse verso il viaggio in sé. Per questo poi viaggio molto con la testa.
    Mi ritrovo anche nel desiderio di insegnare. Ho studiato all'università proprio con l'obiettivo di diventare insegnante, poi ho rinunciato per molti motivi, tra cui probabilmente la paura di non esserne all'altezza. Per altro, amo condividere ciò che conosco con chi ho attorno, anche se difficilmente mi pongo come quella che sa, forse anche lì per via di certe mie insicurezze.
    Pur essendo una persona molto razionale, so che le mie decisioni alla fine dipendono sempre dal cuore perché, per assurdo, ritengo razionale basarmi più sui sentimenti che sulla logica. Infine la spiritualità: anche questa per me è un controsenso. Pur da non credente, credo di avere una grande spiritualità e una forte aspirazione verso ciò che è più grande di noi.

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    1. La spiritualità del Sagittario è così: non si rivede nelle "confessioni tradizionali" ma si esprime in modo assolutamente autonomo e libero. Gibran dimostra molto bene tutto ciò. :)

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  14. Ciao Chiara, sono del Leone e mi rivedo in quello che hai scritto tranne in una cosa:avere le idee chiare. Sarà il mio ascendente Bilancia a portare confusione?

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    1. Ciao Ombretta, benvenuta! :-)

      Potrebbe essere come dici tu, visto che la Bilancia (come io so bene, visto che è il mio segno) è un'eterna indecisa. Nel post sui segni d'aria, avevo anche spiegato il motivo. :-)

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  15. Hai già pubblicato i segni di Terra?
    Sai com'è: essendo Toro ascendente Scorpione ( un pasticcio lo so!) la cosa m'interessa parecchio. ;)

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    1. Non ancora. :) sarà l'ultima puntata, presumo verso giugno. Prendo nota che sei toro. Bella combinazione però!

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  16. Ciao Chiara, post molto interessante e ben scritto :)
    Posso solo sottoscrivere ciò che hai detto, vivo una sorta di competitività esasperata che, quando le cose non vanno bene, diventa quasi autodistruttiva. Tutto sommato mi ritengo una persona leale, amo lo "scontro" specie quando si tratta di un campo in cui sia io che il "contendente" abbiamo cognizione di causa. Rimedio funzionale contro la noia :)

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    1. Ciao Ale, bentornato. :)
      Sono contenta che il post ti sia piaciuto. Penso che quanto scrivi sia coerente con il tuo ascendente, che se non ricordo male è bilancia: si tratta di un segno corretto e animato da un sentimento "giustizialista". Questo impedisce al fuoco dell' ariete di "sparare nel mucchio" con la propria aggressività: in poche parole, se te la prendi con qualcuno è perché se lo merita! :-D

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  17. Grazie per questo post sui segni di Fuoco. Davvero interessante e ancora una volta complimenti per il lavorone, specie per i riferimenti agli autori che si conoscono di più tramite le loro opere. Ho conosciuto pochi segni di fuoco. Mio figlio però è del Leone, e mio papà era del Leone...

    Leggerò con curiosità anche il post sui segni d'acqua che mi riguarda. :-)

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    1. Scusa il ritardo nella risposta: ero ammalata, ho visto le notifiche di sfuggita e poi mi sono scordata di rispondere...
      Il leone è un segno bellissimo, secondo me. :)

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  18. Evviva, aspettavo che si proseguisse con questa serie di post!

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  19. Io sono del 24 giugno, ma tu lo sai già. :)

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  20. Intanto ti faccio i complimenti per questa rubrica, interessante e accurata. Ho preferito attendere un po' a commentare, volevo leggere l'articolo con calma e osservare con attenzione i leoni e i sagittari che conosco. I tratti peculiari ci sono tutti, hai fatto un'analisi perfetta.
    Attendo di leggere anche i due articoli successivi.
    Apprezzatissima l'originalità del tema! :)

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    1. Ho visto solo ora il tuo articolo. Ti chiedo scusa ma non mi era arrivata la notifica. Sono contenta che ti sia piaciuto l'articolo. Domani rispondero' con calma anche all'altro commento, perché ora sono un po' di corsa, ma non volevo lasciare ancora questa risposta in stand-by...tant'è che ti sto scrivendo dal telefono. :)

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    2. Ho visto solo ora il tuo articolo. Ti chiedo scusa ma non mi era arrivata la notifica. Sono contenta che ti sia piaciuto l'articolo. Domani rispondero' con calma anche all'altro commento, perché ora sono un po' di corsa, ma non volevo lasciare ancora questa risposta in stand-by...tant'è che ti sto scrivendo dal telefono. :)

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    3. Ho visto solo ora il tuo articolo. Ti chiedo scusa ma non mi era arrivata la notifica. Sono contenta che ti sia piaciuto l'articolo. Domani rispondero' con calma anche all'altro commento, perché ora sono un po' di corsa, ma non volevo lasciare ancora questa risposta in stand-by...tant'è che ti sto scrivendo dal telefono. :)

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