Contrattempo creativo


La strada più facile non è sempre la migliore. 
(Anonimo)

Stamattina ho scritto un articolo bellissimo, ispirato a quello di Daniele Imperi “Tre parole per il 2015”. Non lo dico soltanto perché si rimpiange sempre ciò che è andato perduto: mi piaceva davvero. Scriverlo mi ha coinvolta così tanto che mi sono commossa.
È stata proprio la foga della creatività, forse, a farmi dimenticare di salvare il file. Così, quando il PC si è impallato, tutto il mio lavoro è andato perso. Di solito word ripristina i documenti. Stavolta no, e non capisco perché. Così ho versato nuove lacrime. Di rabbia, però.

Ho pensato di riscriverlo, ma ormai quella sincerità priva di implicazioni mentali che solo i primi pensieri possono portare sulla carta era andata dispersa. Non avevo più il cuore. Sarebbe stato soltanto una copia meno autentica di quanto fatto in precedenza.
Avevo pensato quindi di dedicarmi ad un nuovo argomento, ma dopo qualche tentativo mi rendo conto di non avere una grande verve. Che vi devo dire? L’ingranaggio si è inceppato. Meglio rinunciare, per oggi. È il lato negativo dell’essere artisti. O forse è ciò che ci rende così umani.

Vi lascio però un piccolo quesito: avete mai avuto contrattempi di questo tipo? E come vi siete tutelati? Io mi sono anche accorta di avere impostato il salvataggio automatico, ma il documento si è ugualmente dissolto nel nulla. Tutto ciò è quasi fantascientifico. 

Per fortuna che il romanzo è salvato in drive!

P.S. In apertura, un selfie scattato oggi alle ore 13:00 circa, dopo aver appurato l'ineluttabilità di quanto accaduto. 

Commenti

  1. Di peggio non poteva capitarti.Ti capisco, E non si può tentare di riscrivere, non sarebbe comunque la stessa cosa, ma una pallida copia. Mi capita specie con le mail, quando sei alla frase finale e ti salta tutto proprio prima di spedirla. Le mie mail sono sempre un po' personali, niente roba d'ufficio. L'idea di dover riscrivere una volta persa la naturalezza, mi fa desistere, Ergo, salvo col tasto destro più volte mentre procedo, non si sa mai. Perdere due parole ci può stare ma perdere tutte le altre a due parole dai saluti no, proprio no.

    PS. Finalmente un post dove ho qualcosa da dire anch'io.., Doveva proprio saltarti tutto per essere alla mia portata mentale. E quando mi ricapita?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho approfittato del contrattempo per creare un articoletto colloquiale. Non avevo più le forze per tirarne fuori uno dei miei. Anche quello disperso era pesantuccio :)

      Elimina
  2. Chiara, come ti ho detto oggi, qualche anno fa ho dovuto riscrivere un po' di pagine della mia tesi (il primo capitolo) perché il pc si bloccò. Lo vidi come segno del destino, e scrissi una tesi migliore, con più fonti e più grinta :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari lo riscrivero', ma ieri dopo averlo perso ero davvero demoralizzata e arrabbiata. Non avevo l'atteggiamento psicologico adatto... la tesi in un certo senso si doveva fare. Con il post non riuscivo proprio a forzare la creatività :)

      Elimina
  3. Preservare l'autenticità è ammirevole, fa di te un'artista vera, segui sempre la tua vena creativa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sto imparando a superare revisore censore e creatore. Funziona molto meglio! :)

      Elimina
  4. Che peccato! A me non è mai capitato per via del salvataggio automatico. Mi è capitato invece di avere i sudori freddi, alcune volte, nel passaggio dei file dal vecchio Mac al Pc, nel senso che non mi leggeva il file con il word più avanzato (il fetentissimo docx!). Poi con alcune manovre sono riuscita a recuperare i contenuti.

    Riprendere il tuo post più avanti potrebbe costituire anche un buon esercizio per la memoria, e potresti anche arricchirlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando torna mio marito provo a vedere se lui riesce a recuperarlo. Comunque mi sa che per giovedì cercherò un argomento nuovo... ho come che l'energia di quel pezzo si sia un po' esaurita :)

      Elimina
  5. Mi immedesimo molto! Una volta queste cose mi capitavano spesso, ma per mia imperizia. Non so proprio come ti sia potuto succedere, tra il salvataggio automatico e il fatto che Word ripropone quando lo apri gli eventuali documenti abbandonati in modo anomalo. Sono sicura però che scriverlo ti sia servito lo stesso. Noi aspettiamo gli altri tuoi post, dispiacendoci per te e sentendoci sollevati che non sia successo a noi (ah, la cattiveria umana! Salvatore mi inserirà in una delle sue categorie...) ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abituata a vedere il lato positivo delle cose, penso che se succedeva con il romanzo era peggio :D
      Sì vede che doveva andare così. Quando scopro cosa è successo vi farò sapere, anche se credo sia scomparso perché non avevo ancora salvato con nome

      Elimina
  6. Nooooo che dispiacere! Sono brutti momenti, lasciano l'amaro in bocca. Spero che troverai un modo di recuperarlo, prova a guardare qualche forum. Io avevo Norton GoBack, scaricato online gratis, che mi permetteva di tornare alle condizioni del computer a un tempo precedente, variabile a seconda dei miei bisogni. Un giorno avevo preso un virus malefico e con quel programma ero riuscita a tornare indietro di dieci minuti, eliminandolo completamente dalla memoria del PC :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, potrebbe essere utile se avessi perso il documento poco fa. Ma ormai sono passati due giorni, e nel frattempo ho scritto alcuni paragrafi del mio romanzo. Tornando indietro non rischierei di perdere anche quelli?

      Elimina
    2. Mandateli per mail prima di tornare indietro.

      Elimina
  7. Brutta faccenda. Se non hai mai salvato neanche una volta, è difficile recuperare il testo, a meno che non hai impostato il backup automatico. A me word ha fatto parecchi di questi scherzetti, una volta ho perso un intero pezzo del romanzo e l'ho dovuto riscrivere di sana pianta. Infatti ora uso OpenOffice e per il post li scrivo direttamente su blogger.
    In ogni caso per il futuro ti consiglio di usare Dropbox (dopo ti mando l'invito), che è un servizio che fa in automatico una copia di un doc e lo mette su un server di internet. Così non rischi di perdere nulla.
    Come ti hanno detto gli altri, comunque, riscrivere il post non è una cattiva idea. Magari a mente fredda recuperi le idee e lo scrivi anche meglio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io uso starter, che è simile ad open office. E il romanzo è salvato su google drive. Il fatto è che non prende i file in automatico ma devo caricarli io ... e a volte mi dimentico! A tal proposito potrebbe essere molto utile dropbox, così non ho troppi sbattimenti. Ergo, manda pure! :)

      Elimina
  8. ahahaha io salvo più volte. Lo faccio a mano senza impostare il salvataggio automatico e anche quando ce l'ho impostato, lo rifaccio a mano. Windows e i suoi misteri danno solo una sicurezza: l'incertezza.

    PS prova a guardare tra i file temporanei del sistema operativo e controlla tutti i file word lì salvati. Potresti ritrovare il file, ma con nome diverso o con qualche parte mancante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è la prima cosa che ho fatto ma non ho trovato nulla. :(

      Elimina
  9. Io salvo sempre, pure il commento che ho appena scritto a questo post, prima di pubblicarlo... Oh cazzo, ma dov'è finito? Ehm, magari lo riscrivo la prossima volta, ma ti assicuro che era bellissimo! ;)

    RispondiElimina
  10. A me è successo di aver composto mentalmente dei pezzi, per storie o articoli, e poi di averli persi per non aver potuto scriverli subito. Io ormai da anni ho impostato una specie di tic quando scrivo: ogni 2 secondi digito Ctrl+s e così salvo di continuo. Al massimo potrò perdere una manciata di parole :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già quando scrivo sono lentissima: se facessi così non ne uscire più :)

      Elimina
  11. Mia cara Chiara, sapessi quante volte , per la mia sbadataggine, per la mia ostile dimestichezza con l'informatica, mi è successo di perdere ciò che avevo scritto e mai più recuperarlo..
    Rifarlo? Sarebbe stata una brutta copia senza istinto..
    Cambiare argomento? Un difficile mettere in riga dei pensieri..
    Finale? Chiudo tutto e domani è un altro giorno!!!
    Con piacere mi iscrivo al tuo blog, sperando in un tuo gradito ricambio...
    Una buona serata, un abbraccio e grazie!
    http://rockmusicspace.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io sono fatta allo stesso modo: mi arrabbio così tanto che mando tutto a ramengo! ;)

      Passerò volentieri a vedere il tuo blog.
      Parla di musica?
      Bene! Come ho appena scritto nel mio post più recente, il mio protagonista è un rocker! :D

      Elimina
  12. Si tratta della Legge di Murphy applicata al blog: più il tuo post è bello più è alta la probabilità che qualcosa vada storto.

    RispondiElimina
  13. Ciao Chiara,
    l'anno scorso ho cancellato per errore l'intero hard disc con dentro video registrazioni, pdf, post di circa 4 anni di lavoro ;)
    Ho guardato il pc dopo aver elaborato l'accaduto e ho pensato: ora posso mettere in pratica quel pezzetto della poesia di Kipling che mi piace da quando andavo a liceo.
    In più ho fatto tesoro di quello che come coach imparavo ogni giorno e insegnavo ad altri: l'ho presa come una buona occasione per comprendere che la risorsa principale sono io e non i file scritti, e ho ricominciato a mettermi a lavoro ;)
    Ti dirò, non è stato troppo difficile e in più ho visto che tutto quello che spiego funziona proprio alla grande!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente nella vita non esistono fallimenti: soltanto feedback! :)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La volontà di essere un Jolly

Appunti a Margine cambia casa

Freedom writers - il valore della scrittura di getto

La descrizione fisica dei personaggi

Letture che ispirano - La trilogia del male di Roberto Costantini

L'arco temporale di una storia: quando passano gli anni.

Con le mani nei capelli - manuali e guest-post

Sfida di scrittura - racconto di 1000 caratteri.

Liebster Award: un'occasione per conoscerci meglio.

Parolacce, gergo e regionalismi: usare con cautela.