Gli
autori
|
1 – Una breve presentazione: chi sei, da dove vieni, cosa fai
nella vita.
|
Sono un quasi cinquantenne che ha
deciso di risalire la corrente del tempo. Vivo con lo stupore di un ragazzino
ma con la consapevolezza di chi ha già visto tutto. Per lavoro curo le
persone. Vengo da uno dei quartieri più degradati di Genova. La mia vera e
unica università.
|
|
Sandra
Faè, milanese di nascita e di abitazione. Mi occupo di adempimenti fiscali,
ho quarantasette anni, sono sposata con un quarantottenne per tre quarti
greco.
|
2 – Da quanto tempo ti dedichi alla scrittura?
|
Da
sempre. Sin da bambino scrivere raccontini e storielle era il mio rifugio.
|
|
Seriamente dal 1999.
|
3 – Quanti romanzi hai pubblicato?
|
Uno
|
|
Quattro.
|
4
– Quali sono i tuoi attuali progetti letterari…?
|
Due
progetti: proseguire con un romanzo sullo stesso stile del primo e ho in
lavorazione un romanzo ad ambientazione storica.
|
|
Ho un romanzo finito e un altro in mano
alla mia beta lettrice, vorrei pubblicarli al più tardi nel 2017 e 2018.
|
5 - … e i tuoi progetti di vita?
|
Continuare
ad amare nonostante tutto.
|
|
Più che miei sono della mia azienda: sono
in attesa che mi confermino il part time, tutto dipende da quello.
|
La
scrittura
|
6 – Quante ore al giorno riesci a dedicare alla scrittura?
|
Passo
dal non scrivere nulla a giornate totalizzanti dove non mi accorgerei nemmeno
di un terremoto.
|
|
Non riesco a fare una media.
|
7 – Progetti meticolosamente le tue storie o lasci spazio
all’improvvisazione?
|
Viaggio sull'onda dell'emozione.
|
|
Parto da un’idea forte e poi molto
improvviso.
|
8 – Come sono i tuoi rapporti con il mondo dell’editoria?
|
Di gratitudine ma non soddisfacenti.
|
|
Il grande classico odio e amore.
|
9 - … e con i tuoi lettori?
|
Fantastici.
Ricevo mail anche da persone sconosciute. Sono sorpreso e commosso,
sinceramente commosso.
|
|
Qui invece solo amore ricambiato e
splendido.
|
10 – Qual è la motivazione interiore che ti spinge a raccontare
storie?
|
È una
cosa connaturata in me. Non posso farne a meno.
|
|
In fondo è tra i bisogni primari e
ancestrali, seguo solo la natura dell’uomo.
|
11 – Hai mai rinunciato a raccontare una storia per paura?
|
Assolutamente
sì. Il romanzo ad ambientazione storica di cui parlavo prima è in ballo da
qualche anno per questo motivo.
|
|
Mai!
|
12 – Quale consiglio daresti a un aspirante scrittore?
|
Nessun
consiglio. Non sono uomo da consigli.
|
|
Di armarsi di tanta pazienza Tanta, non
santa, che di santo nell’editoria non c’è nulla.
|
13 – E quale consiglio ricevuto non sei riuscito a seguire?
|
L'essere
più organizzato, disciplinato. Come nella vita mi capita di essere preda di
furia incontenibile, spesso inconcludente. Metto nelle cose cuore e anima,
alle volte poca razionalità.
|
|
Di perseverare col self publishing.
|
14 – C’è una filosofia di base che fa da filo conduttore alle tue
storie?
|
Amo
scandagliare l'animo umano. Parto da me stesso ovviamente, poi il viaggio
prosegue.
|
|
Racconto sempre di equilibristi alle prese
con la vita.
|
15 – Come definiresti il tuo stile?
|
Domanda
difficile. Preferisco glissare. Lascio la definizione ai lettori.
|
|
Sempre in bilico tra dramma e ironia.
|
I LORO ROMANZI
16 – Riassumi “Joshua/Le affinità affettive” in 5 righe.
|
Joshua
parla del male, ma anche dell'indifferenza e dell'incomunicabilità. Di quella
dimensione dell'anima dove tutto si confonde, la zona grigia. A causa di una
serie di efferati delitti che sconvolgono una tranquilla cittadina di
provincia, gli investigatori si troveranno a ripercorrere, ognuno secondo le
proprie inclinazioni e livello di sensibilità, il sentiero dell'oscura
memoria. Un serial killer spietato e la sua macabra follia, saranno lo spunto
per porsi domande fondamentali sulla vita, sull'amore, sull'infanzia rubata e
tradita.
|
|
Il soggiorno terapeutico di una bimbetta
proveniente dall’area Chernobyl stravolge la vita della coppia senza figli
che la ospita, intorno a loro una variegata umanità di personaggi arricchisce
il romanzo con pennellate agrodolci. L’animo femminile, la maternità negata,
l’immigrazione e molto altro raccontati con una forte vena empatica lasciando
spazio per ampi stralci umoristici che alleggeriscono temi importanti di un testo
che ha diversi livelli di lettura e per questo può incontrare il gusto di un
pubblico molto ampio.
|
17 – Come e quando è nata l’idea per questo romanzo?
|
Una
sera d'estate di qualche anno fa, raccogliendo le confidenze di una persona a
me molto, molto cara.
|
|
Tre anni fa ho pensato che il grande valore
dell’accoglienza di Natallia non potesse essere affidato solo alla mia
memoria, rischiando che qualcosa andasse perduto.
|
18 – C’è un’esigenza emotiva, alla base della decisione di
scriverlo? Se sì, quale?
|
Non impazzire.
|
|
Certo, raccontare la genitorialità a tempo
determinato.
|
19 – Quanti mesi/anni hai impiegato per arrivare alla versione
completa?
|
Oltre un anno.
|
|
Quasi due anni.
|
20 – In quale genere lo collocheresti?
|
Boh,
thriller a sfondo psicologico? Non lo so, dimmelo tu.
|
|
Mainstream.
|
21 – Qual è la visione dell’infanzia che emerge dal romanzo?
|
Purtroppo
di solitudine. Da padre mi sento coinvolto e cerco di stare attento a tutti i
segnali di malessere. Ho sempre paura che qualche cosa mi possa sfuggire,
sono molto attento.
|
|
Credo l’universalità dell’infanzia, i
bambini sono bambini ovunque, anche a Chernobyl.
|
22 – Cosa caratterizza – ovviamente nella storia – il rapporto tra
genitori e figli?
|
L'incomunicabilità.
|
|
Essere genitori in prestito significa dare
in un tempo limitato tutto l’amore che normalmente un genitore dà in una vita
intera.
|
23 – Qual è (se esiste) il suo messaggio?
|
Non
ho voluto dare messaggi, piuttosto offrire delle visioni di umanità.
|
|
Vorrei che non si pronunciasse mai più la
frase “chi non ha figli non può capire!”
|
24 – Quale personaggio hai curato e gestito con maggior piacere?
|
Paradossalmente
il protagonista "buono", il poliziotto. Dumpsey è mio nonno, c'è
molto di lui. Ho giocato ritagliando su di lui molte delle mie esperienze
vissute. Ho pianto spesso mentre lo vedevo agire nell'ambito della storia. È
stato come chiacchierare con lui dopo tanti anni dalla sua scomparsa.
|
|
Direi Collegafigo.
|
25 – E quale ti ha dato maggiore difficoltà?
|
Ovviamente
Joshua. Il rischio di cadere nel ridicolo e nel banale era molto alto.
|
|
Gabriele il marito della protagonista.
|
26 – La scena più ostica?
|
La
scena di un conflitto a fuoco, per le difficoltà di cui sopra. Per mille
motivi che non mi va di raccontare. Perdonami.
|
|
Il capitolo “In fuga”.
|
27 – E la scena che hai scritto più volentieri?
|
La
morte della moglie di uno dei protagonisti. Mi ha fatto bene. È stata
liberatoria. Psicoterapia fai da te.
|
|
Sono molte, nel finale la scena in cui
Collegafigo, Luca e Cesare vanno da Zia Carla mezzi ubriachi e scavalcano il
cancello mi ha divertita molto.
|
28 – A chi si rivolge il tuo romanzo?
|
L'ho
scritto per me, infatti è rimasto nel cassetto sino a che mia moglie non lo
ha tirato fuori e mi ha massacrato affinché lo proponessi a un editore. È
stata dura.
|
|
Davvero può piacere a tutti.
|
29 – E a chi non si
rivolge?
|
Non
si rivolge a chi non ha tempo di soffermarsi sulla complessità della vita, a
chi vede tutto o bianco o nero.
|
|
Non vedo alcuna preclusione.
|
30 – Definisci in poche parole lo stile del romanzo.
|
Umorale, forse?
|
|
Frizzante con note profonde.
|
31 – Dì qualcosa che incentivi i miei follower a leggerlo.
|
È
un romanzo che racconta la realtà come se fosse una storia. Forse duro, forse
violento, c'è tanto amore anche dove in effetti non dovrebbe esserci, come un
bucaneve che sboccia nonostante il tempo avverso. Non sono bravo a
promuovermi, mi spiace.
|
|
Chi l’ha letto l’ha davvero apprezzato,
banale ma vero, e si è arrabbiato moltissimo perché non è stato pubblicato da
un editore big.
|
Blog
32 – Da quanto tempo hai un blog?
|
Poco più di un anno.
|
|
A settembre saranno 6 anni, ma contando
anche il blog che ho avuto prima dell’attuale.
|
33 – Con quale periodicità lo aggiorni?
|
Generalmente
ogni dieci giorni, una settimana.
|
|
Mediamente 3 volte a settimana.
|
34 – A quali amici virtuali ti senti più legato?
|
A
tanti, con molti ho rapporti in forma privata, con altri solo pubblici ma
sempre caratterizzati dalla stima.
|
|
Attualmente a quelli che come me scrivono,
poi ci sono Barbara Liguria come la chiamo io e Claudia Bologna che non hanno
un blog ma c’è un legame molto forte.
|
35 – Conoscevi già l’altro/a intervistato/a?
|
No.
|
|
So che esiste, ecco.
|
36 – Hai letto il suo libro?
|
No.
|
|
No.
|
37 – Lo leggerai?
|
A
questo punto è doveroso. Un dovere che mi darà solo piacere, sono sicuro. Non
vedo l'ora.
|
|
Sì, al primo giro acquisti on line lo
prendo.
|
38 – Salutatevi tra voi.
|
Ciao
Sandra, sempre avanti. Ci siamo noi e un foglio bianco da riempire, intorno l'infinito.
|
|
Ciao Massimiliano, ho letto che sei alto
quasi 2 metri, il che mi incute una certa soggezione.
|
39 – Salutate me.
|
Grazie
Chiara, davvero e con il cuore. Per uno scribacchino come me è stato un
grande privilegio.
|
|
Chiara, ciao!, ma soprattutto grazie per
avermi scelta!
|
40 – Salutate i lettori.
|
Un
saluto a tutti coloro hanno già letto il mio romanzo, anche ad essi un grazie
grosso come una casa. A quelli che invece ancora devono affrontare il mio Joshua,
dico solo che mi auguro possano rimanere soddisfatti e piacevolmente sorpresi
dal lavoro di un esordiente quale sono.
|
|
Lettori, quando questa intervista sarà
pubblicata io sarò sconnessa, poi torno e vedo cosa avete detto.
|
41 – Dite quello che vi pare.
|
Bene,
è finita. Ora vado a cambiarmi la maglietta fradicia di sudore. La tensione.
Sei peggio di un sonar Chiara. Mi hai scandagliato spietatamente. Un bacio.
|
|
La vita è una sola, troppe volte ci
dimentichiamo di trattarla come merita.
|
Come dicevo su FaceBook, due mostri della letteratura italiana contemporanea. E non aggiungo altro... P.S. stima e affetto per entrambi. :)
RispondiEliminaMannaggia Salvatore, anche la botta di mostro mi devo prendere :D
EliminaPiù che un mostro, Max è un gigante buono. Tipo Shreck! :-D
EliminaSee, Salvatore si diverte sempre a prendermi in giro.
Eliminagrazie un bacione Sandra
RispondiEliminaGrazie a te Sandra! :)
EliminaGrandiosa e mozzafiato quest'intervista. Brava lei, bravo lui, bravo pure il narratore (Chiara) che ha scandagliato due scrittori di cui sentiremo ancora parlare.
RispondiEliminaBisognerebbe continuare l'intervista doppia... lascio ad altri eventuali domande.
Grazie Helgaldo, Sandra è una scrittrice vera, io sono uno scribacchino fortunato. Grazie davvero.
EliminaGrazie a te, Hell. Sono contenta che ti sia piaciuta nonostante i problemi di formattazione. Attendo tue news a proposito di quell'altra cosa... ;)
EliminaBellissima l'idea dell'intervista doppia, Chiara ci sai fare.
RispondiEliminaI due autori li leggo sui loro blog, so dei loro libri che però continuano ad essere in lista, ora con quel che ho letto è proprio ora che li legga.
Ciao, benvenuta! :-) ti avevo visto su altri blog ma non ricordo che sia mai passata di qui. E grazie per i complimenti. Mi sono divertita. :)
EliminaGrazie Anna Maria, gentilissima.
EliminaChe bellissima idea quest'intervista doppia, mi è piaciuto molto leggere le loro risposte parallele. "A naso" poi mi pare che, a dispetto dei generi diversi che scrivono, in realtà Sandra e Massimiliano abbiamo molto in comune :) Bravi tutti e tre!
RispondiEliminaSì, è vero. Come ho scritto nella presentazione, anche i loro romanzi, seppur agli antipodi come stile e genere, hanno molti aspetti comuni.
EliminaP.S. Ho appena finito di leggere anche il secondo "malloppo". Appena posso ti scrivo. Manda altro, quando vuoi. :-)
Grazie Maria Teresa.
EliminaBellissima idea e bellissimo post! Mi raccomando, fanne altri così, Chiara!
RispondiEliminaE complimenti a entrambi gli autori!
Ciao Antonella, sì è vero, idea simpatica quella dell'intervista doppia. Chiara è stata molto brava. Molto brava.
EliminaGrazie Antonella, sono felice xhe il post ti sia piaciuto! Quando uscira' il tuo nuovo romanzo ti confrontero' con qualche pezzo grosso. :-)
Elimina@ Grazie Antonella, le domande di Chiara sono state molto efficaci per guardarsi dentro ancora una volta con lucidità (che mi guardo spesso, ma raramente con la giusta dose di razionalità) Sandra
EliminaChe figata questa intervista, ragazzi! Bravissima Chiara. Bell'idea e ottima gestione, complimenti a Massimo e Sandra. Il libro di Sandra l'ho già letto e molto apprezzato (come lei già sa). Vado subito ad acquistare quello di Massimo. :)
RispondiEliminaGrazie Sandra, se davvero lo farai spero proprio che tu rimanga soddisfatta. Voglio, spero, desidero con forza che il romanzo piaccia a ogni singolo lettore, all'editore il guadagno, per me chiedo solo questa piccola ma immensa soddisfazione.
EliminaCerto che tra tutti e due i nomi non sono il vostro forte, eh?? :-D
Eliminahahahahaha cavoli Chiara, è vero, mi è scappato. Rosso in volto, me ne vado lasso a cercare uno spigolo contro cui abbattere il mignolino. Perdonami Silvia se puoi.
EliminaUh, Massimiliano, perdonami tu! Io coi nomi proprio non ci prendo. Una volta mi scordai persino come si chiamava mio figlio. Ecco, ho detto tutto! :P
EliminaAlcuni commenti che ho lasciato si sono cancellati. Riprovo. Vorrei ringraziare ancora Chiara, e tutti voi che siete qui in queste giornata in cui i blog sono mezzi in ferie, in più dire a Massimiliano che un autore non è più scrittore di un altro perché ha pubblicato più libri, non sia mai. Quanti esempi potrei farti di autori che con uno o due romanzi sono diventati immortali e di altri che sfornano sfornano ma Dio mio la qualità. Nessuna gara di titoli, quindi. Sandra
RispondiEliminaCiao Sandra, tutto vero quello che dici, il mio definirmi semplicemente uno scribacchino è legato alla percezione che ho del mio lavoro letterario, sono consapevole che la strada è ancora lunga prima di potermi sentire in pace con la coscienza nel definirmi scrittore. Però, grazie per le tue parole che prendo come un incitamento.
EliminaBella intervista, l'ho "vissuta" alla maniera delle Iene, Massimiliano da una parte e Sandra dall'altra, e Chiara con la voce fuori campo. :D
RispondiEliminaIl libro di Sandra l'ho letto, mi han detto che oramai sono sua groupies sui social (dove lei si ostina a non mettere piede...ma ci sono giorni in cui le darei ragione!)
Mi manca il libro di Massimiliano, vado a sbirciare in rete!
Brava Barbara, sbircia, sbircia, se decidi di tentare la sorte con un esordiente... bè, spero di non deludere le tue aspettative.
EliminaSì, mi sono ispirata proprio alle Iene. Mi fa piacere che l'idea ti sia piaciuta. :)
EliminaMi sono divertita a leggere le tue domande, una più interessante dell'altra, Chiara.E la mia stima va anche ai simpatici autori. Bella idea!
RispondiEliminaGrazie Isa. Grazie.
EliminaUn grazie particolare a Chiara che ha voluto dedicare a me e a Sandra del tempo prezioso regalandoci un po' di visibilità in più.
Chiara, grazie, grazie, grazie.
Ma che bella questa doppia intervista, l'ho letta con molto piacere anche perché io conosco entrambe le opere dei due fantastici blogger che seguo da un po' con grande piacere! Ho letto il libro di Massimiliano qualche mese fa e l'ho anche recensito sul mio blog, parlandone molto bene e, adesso, sto leggendo il libro di Sandra (sono a metà e mi sta piacendo un sacco!). Siete tutti e tre bravissimi, tu Chiara hai un piglio giornalistico notevole e i tuoi post sono sempre sorprendenti e curati.
RispondiEliminaBravi, bravi, bravi e buone vacanze!
Grazie Giulia. Concordo sulla bravura e sul piglio giornalistico di Chiara. Sono molto contento che il mio romanzo ti sia piaciuto. Un abbraccione.
EliminaGrande idea questa dell'intervista doppia, complimenti all'autrice del blog. Massimiliano e il suo Joshua li conosco e apprezzo già, SAndra la scoprirò.
RispondiEliminaRoberto, portentoso scrittore, grazie per l'apprezzamento che mi hai sempre dimostrato. In merito a Sandra, la scoprirò anche io. Grazie Roberto, non manca mai il tuo sostegno, scrittore e blogger generosissimo.
EliminaGrazie mille, benvenuto! :)
EliminaGrazie mille, benvenuto! :)
EliminaComplimenti agli autori e arrivederci a settembre!
RispondiEliminaGrazie Lisa. Buone Vacanze.
EliminaGrazie a te, Chiara, e ai due intervistati. Buona estate, ci sentiamo a settembre. :)
RispondiEliminaGrazie a te Grazia. Buona estate.
EliminaUn caro saluto di buone ferie alla Padrona di casa, nuovamente grazie per questa bella esperienza.
RispondiEliminaMolto bella l'intervista, bravi tutti e tre! Vi ho immaginato come in una puntata di Celebrity Death Match X-D
RispondiEliminaGrazie Andrea.
EliminaTutto merito di Chiara.
Grazie a tutti i lettori che hanno gradito il lavoro fatto. L'intervista non sarebbe riuscita così bene, se le risposte fossero state mediocri o banali, quindi il merito, più che mio, è dei due eccezionali intervistati. :)
RispondiEliminaUn po' in ritardo, ma che bella intervista doppia, Chiara, davvero! :)
RispondiEliminaIo, poi, mi godo il vantaggio di avere letto entrambe le opere di questi amici scrittori e di averle molto apprezzate.
Di Sandra parlerò prossimamente, di Max ho già parlato.
Bravissimi!
:)
Vedo solo ora il tuo commento, perché si era perso nelle mie pause.
EliminaSono contenta che il post ti sia piaciuto. Conto di fare altre interviste, prossimamente. :)
Grazie Marina, e nuovamente grazie a Chiara.
EliminaOttomo articolo
RispondiElimina